Aretha Franklin, la prima donna ad entrare nella Rock and Roll Hall of Fame
La musica cambia, ed io cambierò sempre insieme a lei
Il 16 agosto 2018 moriva a Detroit la regina del soul Aretha Franklin, la cui voce è stata ufficialmente dichiarata “una meraviglia della natura” da parte dello Stato del Michigan.
Nata a Memphis il 25 marzo 1942, cominciò la sua carriera da bambina, quando cantava gospel in una chiesa di Detroit.
Ha vinto 18 Grammy ed è una delle artiste col maggior numero di dischi venduti.
Aretha è stata anche la prima donna ad esser introdotta nella Rock and Roll Hall of Fame. Era il 3 gennaio del 1987. Quell’anno con lei vennero eletti anche i Coasters, Eddie Cochran, Bo Diddley, Marvin Gaye, Bill Haley, Clyde McPhatter, Ricky Nelson, Roy Orbison, Carl Perkins, Smokey Robinson e Jackie Wilson.
L’introduzione della Franklin nella Rock and Roll Hall of Fame avrebbe spalancato le porte ad altre donne, consolidando la sua reputazione di essere non solo la Regina del Soul, ma una delle voci più potenti della storia della musica.
Aretha iniziò a esibirsi nel circuito di musica gospel del Midwest da bambina: la sua prima registrazione risale a quando aveva solo 14 anni.
La sua carriera discografica nell’ambito della musica pop iniziò quando firmò un contratto nel 1961 per la Columbia Records, ma raggiunse vette ancora più alte quando firmò per l’Atlantic nel 1967.
Alla fine degli anni Sessanta, la Franklin era all’apice del suo successo – con pezzi come la cover di “Respect” di Otis Redding, “Chain of Fools” e “(You Make Me Feel Like) A Natural Woman” – ed era diventata un’icona afroamericana durante le turbolente battaglie dell’epoca sui diritti civili delle minoranze e delle donne.
Nel 1977 cantò “God Bless America” all’insediazione del presidente Jimmy Carter.
Nel 1985 tornò in cima alle classifiche con l’album Who’s Zoomin’ Who?, che conteneva il singolo “Freeway of Love”, oltre a una collaborazione con gli Eurythmics. Il disco divenne uno dei più venduti della Franklin.
Con Aretha del 1986, scalò le classifiche (l’album divenne anche disco d’oro).
Indimenticabile il suo duetto con George Michael in “I Knew You Were Waiting (For Me)”, che raggiunse il numero 1 delle classifiche (si trattò della seconda volta in cui un suo brano raggiunse tale posto, perché la prima volta successe nel 1967 con “Respect”).
Nel 1993, la Franklin fu invitata a cantare all’insediazione di Bill Clinton, e l’anno successivo ricevette sia un Grammy Lifetime Achievement Award che un Kennedy Center Honor.
Nel 2003 pubblicò il suo ultimo album in studio per l’Arista, So Damn Happy, dopo di che lasciò l’etichetta per fondarne una sua: l’Aretha Records.
Due anni dopo venne insignita della Medaglia Presidenziale della Libertà divenendo la seconda donna ad essere inserita nella Hall of Fame della musica del Regno Unito.
Nel 2008 ricevette poi il suo 18° Grammy Award con “Never Gonna Break My Faith”, una collaborazione con Mary J. Blige. Nello stesso anno venne poi scelta per cantare all’insediazione di Barack Obama.
Nonostante il percorso tracciato dalla Franklin, la Rock and Roll Hall of Fame riceve ancora diverse (e meritate) critiche per i pregiudizi di genere. Tuttavia, negli ultimi anni l’istituzione ha cercato di “onorare” più donne: basti pensare a Joan Jett, Linda Ronstadt, Joan Baez, Janet Jackson, Whitney Houston, e alle Go-Go’s, mentre Stevie Nicks, Carole King e Tina Turner sono tra le artiste che si sono guadagnate l’introduzione più volte.
Di seguito, alcuni dei successi di Aretha Franklin.
“(You Make Me Feel Like) A Natural Woman” (1968)
“Respect” (1967)
“Freeway Of Love” (1985)
“I Knew You Were Waiting For Me” (1986)
Fonte immagine in evidenza: Aretha Franklin, R.I.P. R-E-S-P-E-C-T.
Pubblicato il: 03/01/2024 da Skatèna