Arthur Lee, un geniale freak nero alla corte del rock psichedelico
Arthur was at the centre of it all, a black freak on the white scene, a ghetto punk in beads – Barney Hoskyns
Il 3 agosto 2006 ci lasciava Arthur Lee, chitarrista e frontman dei Love, gruppo di punta della scena hippie californiana degli anni Sessanta. Era nato a Memphis, Tennessee, USA, il 7 marzo del 1945.
Tra i dischi dei Love, sicuramente degni di nota sono Forever Changes e Da Capo, riconosciuti a pieno titolo come pietre miliari del rock-folk psichedelico.
Fu Jac Holzman della Elektra Records a notare i Love durante uno dei suoi giri per i locali di Los Angeles alla ricerca di gruppi emergenti da scritturare: e quando li vide, se ne innamorò perdutamente. Quella sera stessa fece firmare loro un contratto. L’omonimo debutto fu registrato in soli quattro giorni, tra il 24 e il 27 gennaio del 1966, e contiene una cover di Hey Joe di Jimi Hendrix.
- I Love furono il primo gruppo rock ingaggiato da Jac Holzman per l’Elektra, furono il primo gruppo rock interrazziale. Musicalmente, nelle canzoni si combinava tutto, dal garage-punk al soul, dal rock psichedelico alla musica mariachi. Lee ha avuto una forte influenza su tanti, tutti, dai Ramones ai Blondie, dagli Echo & the Bunnymen agli Yo La Tengo. I Love erano una band con la quale i giovani di Los Angeles vollero, fin da subito, identificarsi. Le performance incendiarie sulle tavole del Bido Lito o del Whisky A Go Go, dove si esibivano in una manciata di canzoni originali o in versioni completamente rielaborate di successi come “Hey Joe”. Jim Morrison avrebbe accettato volentieri di tosare la sua bella criniera, di rinunciare al bourbon e alle ragazze, per suonare in un gruppo del genere. Ironia della sorte, proprio i Doors li avrebbero arrostiti sull’ultimo gradino che conduce ai cancelli dell’Olimpo. (R. Magagna)
Nell’autunno del 1996 Arthur Lee venne condannato a 12 anni di carcere presso la Pleasant Valley State Prison a Coalinga, California, per possesso illegale di armi da fuoco… pare avesse sparato in aria un colpo… ma non era la prima volta che finiva nei guai. A fine anni Ottanta era finito dentro già altre volte, per atti violenti ma anche per possesso e spaccio di stupefacenti. Insomma, per la polizia di Los Angeles, l’ex frontman dei Love era un “osservato speciale”.
Non sono mai stato un tipo da “I love you, I want you, I need you”, ero separato dai figli dei fiori che stavano solo a grugnire e tubare. (Arthur Lee)
La sua “buona condotta” gli valse un cospicuo taglio della pena: dei 12 anni previsti, Lee ne scontò 5 e mezzo, e quando uscì di prigione ridiede vita al progetto musicale dei Love, anche se nel frattempo il chitarrista Bryan Maclean e il bassista, ex Surfaris, Ken Forssi erano scomparsi.
Nell’aprile del 2006 gli venne diagnosticata una grave forma di leucemia. Meno di 5 mesi dopo, il 3 agosto del 2006, a Memphis, Arthur Lee ci lasciava all’età di 61 anni. Al suo fianco, sino all’ultimo respiro, l’amatissima moglie Diane.
If I don’t start crying it’s because I’ve got no eyes…
La cover di 7 and 7 is realizzata dai Ramones:
Fonte immagine in evidenza: https://it.wikipedia.org/wiki/Arthur_Lee_%28musicista%29#/media/File:LOVE60s.png
Pubblicato il: 03/08/2023 da Skatèna