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Black Planet | Public Enemy e Sisters of Mercy insieme in concerto nel 1991

Black Planet | Public Enemy e Sisters of Mercy insieme in concerto nel 1991

di Skatèna

 

Siamo agli inizi degli anni Novanta. I Sisters of Mercy erano in una nuova formazione con il tedesco Andreas Bruhn alla chitarra, con il bassista Tony James (ex Sigue Sigue Sputnik Generation X) e Tim Bricheno, precedentemente chitarrista degli All About Eve. Il 22 ottobre 1990 venne pubblicato l’album Vision Thing, prodotto dallo stesso Eldritch, in cui suonarono anche il chitarrista John Perry e la vocalist Maggie Reilly. Nel biennio 1990-1991 i Sisters of Mercy partirono per un tour mondiale per promuovere l’album. Nel 1991 furono organizzati numerosi concerti in Nordamerica che vedevano i Sisters Of Mercy assieme ai Public Enemy sul palco. Temendo che tra i gruppi dei rispettivi fan potessero scoppiare dei disordini, molte città vietarono i concerti e il tour fu così interrotto a metà del programma.

Forse fu mal consigliato o forse era semplicemente troppo in anticipo rispetto ai tempi, fatto sta che Andrew Eldritch, frontman dei Sisters of Mercy, si diede comunque da fare affinché la sua idea di fondere due generi diversi quali rap e post-punk divenisse una realtà: così arruolò le leggende dell’hip hop Public Enemy per andare in tournée nel 1991 (il tour si chiamava “The Tune In, Turn On, Burn Out“), insieme ai post-punkers Gang Of Four, agli hard rockers Warrior Soul e ai rappers Young Black Teenagers.

Questa stramba combinazione è stata probabilmente ispirata dal fatto che il terzo album in studio dei Public Enemy, Fear of A Black Planet, pubblicato l’anno precedente, presentava un nome simile alla traccia dei Sisters appartenente al loro album del 1985 First and Last And Always.

Quando è stata l’ultima volta che sei andato a un concerto e sei rimasto scioccato?” dice Chuck D dei Public Enemy. “Raramente il pubblico viene preso alla sprovvista da una combinazione.” Quindi preparatevi per lo shock culturale dell’estate. Il frontman dei Sisters of Mercy Andrew Eldritch ha immaginato un Sisters-P.E. tour e insiste nel dire che si tratti di una mossa brillante: “Qualsiasi bambino che sia in grado di reggere un’arrogante band inglese che fa del rock con una drum machine, è destinato a dare ascolto anche alle sonorità dei Public Enemy“. Rolling Stone, 1991.

Il 1991 fu lo stesso anno in cui iniziò il Lollapalooza Festival, che vide alternarsi sul palco gruppi di generi diversi e presentò headliners come Janes Addiction, Siouxsie and the Banshees Ice-T’s Body Count e Nine Inch Nails.

Nonostante Eldritch ritenesse che il suo tour potesse essere un’alternativa valida al Lollapalooza, festival per eccellenza dell’alternative music, la fusione dell’hip hop e del post-punk sotto lo stesso tetto durante la genesi del gangsta pap, fece sì che i due tipi di pubblico, quello dell’hip hop e quello del post-punk, si allontanassero l’uno dall’altro sin da quando entrambi avevano ballato assieme alla Danceteria di New York.

L’Elektra, la label di Eldritch, non era per niente fomentata dall’idea del tour e non diede praticamente alcun supporto. Non solo, ma Eldritch continuò ad affermare che molti locali si rifiutarono di ospitare i Public Enemy a causa della loro famigerata reputazione.

Tutto ciò comportò scarse vendite di biglietti che causarono la cancellazione di sei delle restanti date del tour sulla costa occidentale, esacerbando le dure critiche da parte della stampa.

Per esempio, così scrisse il Chicago Tribune il 14 luglio 1991:

The Sisters of Mercy wallows in the horror and illogic of the world while Public Enemy tries to make sense of it and shake things up. Gang of Four is alienated by society, while Warrior Soul wants to dismiss it with contempt. The result was a fascinating cultural event and a frustrating concert in which the groups’ disparities became more apparent than any shared bond.

Invece, il New York Times scrisse questo il 26 luglio 1991:

Although Sisters of Mercy topped the bill, part of the audience left after Public Enemy finished. “We should be supporting Public Enemy,” Andrew Eldritch, the Sisters’ leader, said from the stage; in England, “supporting” means “opening for.” But it was only lip service. Otherwise, the Sisters of Mercy might have shortened their overlong set and given Public Enemy more time… Each band was blunt and focused, but disappeared after its set. If the musicians really want to suggest a new community, they might consider playing a finale together.

Alla fine, durante l’intervista del 1991 ad MTV di cui al video sopra, Eldritch incolpò l’America del fallimento del tour lasciando intendere che alla base vi erano dei problemi di razzismo che avevano ostacolato la buona riuscita del tour impedendone il conseguente successo:

I thought [the tour] might be interesting… unfortunately, it was too interesting for America. America’s got a big problem with anything that’s too interesting, particularly when it’s black and white… So, it didn’t go as well as it might have done.

 

 

 

Pubblicato il: 20/12/2020 da Skatèna