Boy Harsher live @ LaRoboterie
Venerdi, 24 Maggio 2019
Rosso, viola, blu. I colori del Cieloterra, un loft riqualificato in stile minimale, ma allo stesso tempo abbastanza ricercato.
Due grandi teste di Buddha ci introducono in uno spazio postindustriale che ben si adatta ad accogliere una delle band di spicco del panorama elettro/synth/dark attuale.
Ma non solo.
Ad accogliere l’evento c’è “LaRoboterie“, un progetto techno queer nato a Roma nel 2007. Cita il manifesto: “In questi 10 anni è stata l’ospite di centinaia di eventi in tutta Italia, con molti ospiti da tutto il mondo. Musica, video arte, mappe, spettacoli e un atteggiamento innato per rompere i confini tra i generi. Nessuna regola, solo la volontà di condividere la pista da ballo ballando e sudando fino ai ritmi. Nel corso degli anni abbiamo visto sul palco amici e musicisti che condividevano con loro la consolle, Peaches, Gold Panda, Junior Boys, Kraftwerk, Aerea Negrot, Ellen Allien, Spiral Tribe, Heretik System, Nonem, Kernel Panik, Stereoheroes, We Love, Popof , Senape Pimp, Kid606, Adriano Canzian, The Oddword, Nd Baumecker e Boris di Berghain-Berlin, Colby B e molti altri. In Italia LaRoboterie lavora in diverse città, Roma, Milano, Bologna, Firenze, Napoli e molte altre. Girovagando per tutta l’Italia da sud a nord, dalla costa alle isole e mescolando la techno più profonda ad alcuni beat elettro, derive acide e downtempo, ritmi sofisticati e melodie melodiche. Spettacoli strani dove la sessualità è un mondo complesso fatto di gusti di tutti, senza limiti nell’esprimersi, senza limiti nella libertà di essere ciò che tutti vogliono.”
Ed è proprio questo lo spirito dell’evento della serata: nessun confine, nessun genere, nessun limite!
E nessun limite nemmeno per l’orario. Dalle 22.30 dell’orario di apertura, la musica dal vivo inizia ben oltre la mezzanotte. Un tempo da discoteca, eccessivo per un concerto.
Il dj set elettro/dark intrattiene l’attesa, riportando il pubblico in atmosfere anni ’90, ma rivisitate in modo attuale.
Il progetto segreto di Maria Violenza, si svela poco a poco. Classe’ 77, palermitana di origine, la signora che ha militato in diversi gruppi della capitale come chitarrista (Capputtini i lignu , Corpus Christi, per citarne alcuni) decide di dedicarsi completamente alla sua vocazione synth/dark, arricchendolo di sfumature orientaleggianti e ritmi percussivi e animaleschi.
E finalmente l’attesa è ben ripagata.
Arrivano i Boy Harsher, il duo dark/synthwave del Massachusetts formato da Jae Matthews alla voce e Augustus Muller alle macchine. Presentano “Careful”, uscito quest’anno per l’etichetta “Nude Club Records”, label da loro stessi fondata.
All’attivo dal 2013 con tre EP e un album, “Yr Body Is Nothing”, uscito nel 2016, con “Careful” gli elettronici norvegesi??? Si consacrano definitivamente come pietre miliari del nuovo synth del decennio. Riescono ad uscire dalle bettole del clubbing europeo e americano, per imporsi definitivamente sulle scene underground di buona parte dell’occidente.
Tutta un’altra musica!
Evocativo ed intenso, il mood si trasforma in una commistione di immagini e suoni che evocano (sinonimo) emozioni profonde, ancestrali.
Morbido ed elettrico, come morbida ed elettrica è la voce di Jae Matthew’s, che arriva, nonostante l’acustica.
Minimale ma al contempo sensuale, equilibrato e insieme ricercato, il suono dei Boy Harsher emana da una profonda crisi personale ed artistica del duo, che con l’ultimo (album) sembra aver finalmente elaborato l’angoscia e il conflitto.
Liliana Montereale
Pubblicato il: 25/05/2019 da Redazione Radio Città Aperta