“Celeste nostalgia” e un’altra estate che se ne va
Credo un po’ tutti quelli della mia generazione conoscano “Sapore di mare”, film con cui Carlo ed Enrico Vanzina, nel 1983, sbarcarono nelle sale cinematografiche presentandoci le avventure di un gruppo di amici e facendoci vivere quella straordinaria estate del 1964 tra bravate, amori, canzoni cult, sogni e qualche addio.
Quel film si conclude con un’immagine di settembre: ombrelloni chiusi e in sottofondo “Celeste Nostalgia” di Riccardo Cocciante. Emblematico il testo, scritto dallo stesso Cocciante e da Mogol:
“Vedete un’estate sopra un treno partire su un’auto e andar lontano quel lampo negli occhi, ciao!“
di Skatèna
Celeste nostalgia/Un nuovo amico è un singolo di Riccardo Cocciante pubblicato nel 1982 ed estratto dall’album Cocciante. Entrambi i brani parteciparono al Festivalbar di quell’anno (il primo partecipò anche a Un disco per l’estate 1982).
Il testo di Celeste nostalgia , scritto da Cocciante e da Mogol, è notoriamente malinconico: si rimpiange la giovinezza e le storie d’amore passate, in particolare una donna perduta, che nonostante il trascorrer del tempo rimane sempre nella testa del protagonista.
Nel 1983, il brano venne inserito nella scena finale del film diretto da Carlo Vanzina Sapore di mare, che vede come protagonisti Marina Suma e Jerry Calà.
- Scritto come sempre da Carlo con il fratello maggiore Enrico, Sapore di mare fa parte di quella schiera di pellicole che, pur lontane dall’essere dei grandi e impeccabili film, ti fermi a guardare ben volentieri ad ogni passaggio televisivo. Molte gag e battute funzionano ancora, soprattutto quando in scena c’è la coppia di protagonisti Jerry Calà-Christian De Sica, e rivedere all’opera Ugo Bologna e Guido Nicheli, due attori che ci ricordano quanto erano preziosi ed irripetibili certi nostri caratteristi, è sempre un piacere.
Più di ogni altra cosa, però, Sapore di mare sa essere ancora seducente grazie alla sincera nostalgia che lo attraversa. L’Italia degli anni Sessanta, quella del boom, così affascinante e così lontana. La colonna sonora composta di brani mitici e voci che hanno fatto sognare il nostro Paese. L’avvenente signora borghese e annoiata, interpretata da una Virna Lisi in grande spolvero, che riflette sull’ineluttabile trascorrere del tempo.
E poi quel finale azzeccatissimo, ambientato diciotto anni dopo, sulle note di Celeste nostalgia di Riccardo Cocciante. Gli sguardi di Jerry Calà e di Marina Suma raccontano di rimpianti e di malinconie, dell’amore perduto e di un’estate svanita nel passato che riaffiora all’improvviso. (cinescatenato.it)
Sapevate che il film che viene proiettato nel cinema all’aperto quando Gianni (Gianni Ansaldi) va da Selvaggia (Isabella Ferrari) per chiederle di fare pace è “I due colonnelli” diretto nel 1963 da Steno, e che quest’ultimo era il celeberrimo padre di Carlo ed Enrico Vanzina?
Pubblicato il: 01/09/2020 da Skatèna