Compie 28 anni “Wish”, il nono album dei Cure
It was the sweetness of your skin
It was the hope of all we might have been
That fills me with the hope to wish
Impossible things
di Skatèna
Wish, il nono album dei Cure, venne pubblicato il 21 aprile 1992 e fu subito un successo: svettò infatti nelle classifiche sia inglesi che americane.
Dopo le atmosfere cupe e disperate, in tipico stile dark, di Disintegration, i Cure diedero vita, nel 1992, a quest’album eclettico, dalle sonorità variegate ma sicuramente più easy, dove è possibile apprezzare non solo tracce dal sapore romantico e malinconico, ma anche canzoni più allegre e spensierate, prima fra tutte la conosciutissima Friday I’m in Love, secondo singolo estratto dall’album.
Nel video, diretto da Tim Pope, i Cure eseguono la canzone davanti a vari fondali su un palcoscenico, giocando con vari oggetti di scena e costumi, mentre diverse comparse vagano, provocando il caos e, infine, distruggendo il set. Lo stesso regista appare in un cameo all’inizio, in sella ad un cavallo a dondolo, mentre urla indicazioni attraverso un megafono di plastica con una voce acuta dopo aver inalato elio da un palloncino. Nell’inquadratura finale vi è il bassista Simon Gallup, accovacciato mentre indossa un velo da sposa con una pinta di birra in mano.
Il video della canzone vinse il premio European Viewer’s Choice for Best Music Video agli MTV Video Music Awards del 1992.
Di seguito, le tre canzoni che preferisco di Wish:
Pubblicato il: 21/04/2020 da Skatèna