Traccia corrente

SELEZIONI MUSICALI

RCA - Radio città aperta

SELEZIONI MUSICALI

49 anni per “Tapestry” di Carole King, pietra miliare del cantautorato femminile anni ’70

49 anni per “Tapestry” di Carole King, pietra miliare del cantautorato femminile anni ’70

And it’s too late, baby now, it’s too late
Though we really did try to make it
Somethin’ inside has died, and I can’t hide
And I just can’t fake it, oh, no, no

di Skatèna

Il 10 febbraio 1971 la newyorkese Carole King, songwriter dalla notevole sensibilità artistica, oltre che donna tanto affascinante quanto timida e forse proprio per questo capace di far breccia nel cuore di molti, compresi i noti Paul Simon e Neil Sedaka (quest’ultimo nel ’59 le dedicò la celebre “Oh! Carol“), rilasciava per la Ode Records Tapestry, pietra miliare della musica cantautorale statunitense, uno dei dischi più venduti negli USA (10 milioni di copie) e nel resto del mondo (22 milioni di copie).

La copertina di Tapestry.

Nell’anno della sua pubblicazione Tapestry vinse ben quattro Grammy Awards: Disco dell’anno (It’s Too Late), Album dell’anno (Tapestry), Miglior interpretazione vocale femminile (Tapestry), Canzone dell’anno (You’ve Got a Friend).

  • Con Carole King, come con Janis Joplin, si celebrano la rivoluzione sessuale, i grandi sogni dei 70, gli ideali della “Woodstock Generation”. Ma tutto è più sfumato, tenero, aggraziato. Attraverso il disagio che traspare dalle sue canzoni, la cantautrice newyorkese mostra tutti segni di un carattere acerbo e introverso, che non reggerà molto a lungo allo “stardom”. “Tapestry” rimarrà infatti l’apice del suo successo. Un successo straordinario. (ondarock)

Di seguito, Carole King esegue dal vivo It’s too late, la terza traccia del disco scritta assieme a Toni Sternl, struggente manifesto musicale della generazione Settanta (cit.) interpretato in seguito da numerosi artisti (tra cui ricordo le notevoli esecuzioni di Barbra Streisand e Gloria Estefan) ed il cui testo descrive la fine consenziente di una storia d’amore:

  • Molti hanno detto che “Tapestry” era la colonna sonora ideale per il doloroso risveglio dagli anni ’60 e la fine del sogno hippy: Carole, più rassicurante di un Neil Young o una Joni Mitchell, cullò milioni di persone ricordando loro che, anche nei momenti peggiori, “avevano un amico” che sarebbe corso in loro aiuto. “Tapestry” è uno dei rari casi di “blockbuster con l’anima”, testimonianza di un’età dell’oro in cui era possibile essere “easy” senza essere scemi o insipidi. (kalporz)
Nel video di cui sotto, la King esegue dal vivo a Oakland nel 1972 (You Make Me Feel Like) A Natural Woman, l’ultima canzone del lato B del disco. Scritta assieme al marito Gerry Goffin per Aretha Franklin su input del produttore Jerry Wexler, fu incisa e pubblicata già nel 1967 dalla Atlantic Records come singolo:

Pubblicato il: 09/02/2020 da Skatèna