Cor Veleno e Tre Allegri Ragazzi Morti – Meme K Ultra: tradizione e innovazione si uniscono in un nuovo sound

Di Matteo Giacchè

Alla mezzanotte del 25 marzo, due collettivi della scena musicale italiana ci hanno regalato un album da ascoltare e riascoltare. Sì, perché il disco colpisce già dal primo ascolto, ma a forza di risentirlo, si scoprono ogni volta nuove sorprese.

Stiamo parlando di Meme K Ultra, che porta doppia firma: Cor Veleno e Tre Allegri Ragazzi Morti.

Ormai non ci stupisce più vedere collaborazioni del genere. Quello che stupisce, invece, è la freschezza di questo lavoro. Già dal primo brano – L’effetto del merlo –  si capisce di che pasta sono fatti questi “sei cuori con dentro il veleno”.

Cor Veleno e Tre Allegri Ragazzi Morti – La gente libera
https://www.youtube.com/watch?v=6S6LaPX6XuE

Musica suonata alla grande, riff azzeccati, ritornelli che si piantano in testa e tanta, tanta tecnica. Sia tra i musicisti, sia nel rap di Grandi Numeri. Ci troviamo di fronte a gente che sfoggia la base tecnica della vecchia scuola, che ha imparato a suonare sul palco, a fare rap negli anni più fertili della scena italiana, ma non ha la presunzione di voltarsi dall’altra parte di fronte alle novità. Anzi, dimostra l’umiltà di chi sta al passo coi tempi, e la bravura di chi – i tempi – li detta.

Ed è vero, anche a noi “di Roma piace il rap”. E non solo perché ha ancora tanto da dire, ma perché è in continua evoluzione, e collaborazioni come queste ne sono la dimostrazione migliore. Rock, blues, jazz, e anche un po’ di punk.  D’altronde la qualità dei Tre Allegri Ragazzi Morti la conosciamo da tempo, e sappiamo anche quanto siano versatili dal punto di vista musicale. Così come ormai conosciamo bene la qualità del basso di Gabbo Centofanti, che con il suo suono avvolgente funge da perfetto collante tra le rime di Grandi Numeri, la voce di Davide Toffolo, la chitarra di Enrico Molteni e la batteria di Luca Masseroni.

Cor Veleno e Tre Allegri Ragazzi Morti – A me di Roma piace il rap
https://www.youtube.com/watch?v=Gqli_lTsKwc

I Cor Veleno chiamano, e Roma risponde con le sue tonalità più belle: Adriano Viterbini, con la sua chitarra inconfondibile, ma anche Remo Remotti, in un omaggio con la sua voce registrata in Chiedo il nome, contrapposto alla frivolezza effimera dei social al giorno d’oggi, dove tutto gira intorno a “quelle storie che svaniscono”.
Queste sono solo alcune delle collaborazioni che impreziosiscono il disco dando un ulteriore spinta qualitativa.

Non solo Roma in questo disco: i friulani ragazzi morti arricchiscono il disco con una serie di richiami al rock made in UK e US. L’inizio alla London Calling di Chiedo il nome ne è un esempio, ma ci sono anche sonorità che ricordano The Shins, Guns ‘n’ Roses e tanti altri, senza mai copiare. Piuttosto regalando un sound di sorprendente freschezza.

Il picco più alto potrebbe essere quella perla che porta il titolo di Meglio andarsene affanculo. Un brano che oltre ad avere una linea di basso sontuosa e un ritornello ipnotico, ci spinge anche a porci molte domande.
Vale la pena continuare a sbattere la testa contro chi non vuol capire? Contro i leoni da tastiera che si sentono in diritto di dire la propria su qualsiasi argomento? Contro chi si lascia abbindolare dall’odio perdendo di vista il lato umano dei fatti?

Cor Veleno e Tre Allegri Ragazzi Morti – Meglio andarsene affanculo
https://www.youtube.com/watch?v=bnEjuo5GVcM

Dunque, il consiglio di questo mese è di ascoltare Meme K Ultra. “Sarà una gara con soli vincitori”. Vincono i Cor Veleno, vincono i Tre Allegri Ragazzi Morti e vinciamo tutti noi, che abbiamo un nuovo bellissimo disco da ascoltare.

Photo credits:
https://commons.wikimedia.org/wiki/File:TARM_Swing_2.jpg