David Bowie: compie 46 anni Diamond Dogs
di Skatena
Il 24 maggio 1974 venne pubblicato dalla RCA “Diamond Dogs”, concept album di David Bowie il cui tema principe fonde il racconto 1984 di George Orwell, Ragazzi selvaggi di William S. Burroughs e la visione glam di un mondo post apocalittico nel tipico stile del cantante.
Fu il primo album dal 1969 a non comprendere nessuno degli Spiders from Mars, la band che accompagnava Bowie resa famosa in The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars.
Il ruolo di bassista venne affidato a Herbie Flowers, mentre le percussioni furono divise tra Aynsley Dunbar e Tony Newman. Bowie attribuì a se stesso il ruolo di primo chitarrista che era di Mick Ronson, tranne che in 1984.
Il disco, l’ottavo della discografia bowiana, è una pietra miliare del Duca Bianco, che quell’anno tornò a lavorare con il produttore Tony Visconti, con cui avrebbe poi inciso altri capolavori tra cui l’album-testamento Blackstar.
In Diamond Dogs – che si potrebbe tradurre come “Amorevoli Cani” – il suono è duro e tagliente, ma l’album scalò comunque le classifiche inglesi, quelle americane e anche quella italiana, grazie al singolo Rebel Rebel dalle chiare ed evidenti influenze rollingstoniane.
Qui sotto, la registrazione di Rebel Rebel nei TopPops Studios ad Hilversum the Nedherlands il 4 marzo 1974.
La particolarità e la rarità di Diamond Dogs risiede nella copertina, opera dell’artista belga Guy Peellaert, in cui il corpo di Bowie è per metà cane, divenendo una sorta di essere mitologico. La copertina all’epoca fu censurata perché nella facciata B della prima edizione dell’album, i genitali dell’uomo-cane erano in bella mostra. La casa discografica RCA, per evitare rischi con la censura, pensò di oscurare la zona genitale invitando Guy Peellaert ad annerire con l’aerografo l’area sopracitata.
Sebbene l’album fosse stato registrato e pubblicato ben dopo “Ziggy Stardust”, e sebbene il personaggio principale fosse originale, Halloween Jack, “un tipo strafigo (cool cat) che vive nella decadente Hunger City”, molti considerano lo spirito di Ziggy come ancora presente in “Diamond Dogs“, facendo notare in particolare il taglio di capelli di Bowie sulla copertina e lo stile glam-trash del primo singolo “Rebel Rebel“.