David Gilmour e il genio di Syd Barrett
di Karol/Skatèna
Remember when you were young, you shone like the sun.
Shine on you crazy diamond.
Auguri di buon compleanno a David Gilmour, leggendaria chitarra (per la rivista Rolling Stone, Gilmour è 14º posto nella lista dei migliori chitarristi di sempre), nonchè voce dei Pink Floyd, che oggi compie 73 anni.
Lo festeggiamo parlando di Shine on you crazy diamond, che scrisse nel 1974 con Roger Waters e Richard Wright, pezzo conosciuto anche come Syd’s Theme, e che dedicarono appunto al King Syd Barrett, ex componente dei Pink Floyd, che aveva lasciato il gruppo nel 1968. Nonostante i dissapori interni, il genio di Barrett risultò sempre di fondamentale importanza nella formazione artistica dei primi Pink Floyd, “tanto che gli stessi gli dedicarono un intero album (tra le altre cose, si noti che le iniziali del titolo scritte in maiuscolo richiamano, appunto, il suo nome: Shine on You crazy Diamond -> Syd)“.
Riguardo alla genesi del famoso riff iniziale, Gilmour ha affermato: “Trovai le note per caso, subito attirarono la mia attenzione e così continuai a suonarle. Evidentemente la cosa funzionò perché Roger disse subito: ‘Ehi, cosa stai suonando?’”.
Dal sito http://www.andreascanzi.it, ho estrapolato questo interessante aneddoto relativo alla genesi di Shine on You Crazy Diamond.
“Waters dunque si convinse che le prime quattro note accennate da Gilmour nel 1974 durante un momento di prova, parlassero di Barrett. E da quelle quattro note alla chitarra partì per scrivere uno dei suoi testi migliori. Lo stesso Gilmour, mai prodigo di complimenti nei confronti di Waters, ha detto: “Quei versi strabilianti lo descrivono in maniera straordinaria. Syd era davvero così“. Gilmour suonò la chitarra nello studio 1 di Abbey Road, solitamente adibito alla musica classica, per dare una dimensione più sinfonica alla suite. L’introduzione deve molto a un vecchio progetto abortito dalla band, quello degli “oggetti della casa” (Household Objects). All’inizio viene infatti usato il cosiddetto “nastro dei bicchieri”: bicchieri da vino vennero riempiti con liquidi differenti e suonati dalla band con un dito bagnato sui bordi degli stessi. A questo brano è legato uno dei momenti più commoventi della storia della musica. E’ il 5 giugno 1975 e la band sta terminando il missaggio proprio di Shine On. Entra in studio un personaggio strano, obeso e senza sopracciglia. Ha in mano due buste della spesa e si aggira tra gli strumenti. Nessuno lo riconosce. Poi Gilmour guarda meglio e dice a Mason: “Non lo riconosci?”. “No”. David fa una pausa, abbasso lo sguardo e poi dice: “E’ Syd”. Non lo vedono da anni. Waters scoppia a piangere. Gli chiedono come abbia fatto a ingrassare così tanto. Syd: “Be’, in frigorifero ho molta carne di maiale e mangio tante costolette“. Barrett dirà anche: “Se volete, posso suonare la chitarra“. Allora gli fanno sentire il brano, che parla proprio di lui. Syd lo ascolta e dice solo: “Be’, suona un po’ vecchia“. Poi se ne va, dopo aver festeggiato al bar il matrimonio di David. Molti anni dopo, Waters lo incontrerà per caso ai magazzini Harrod’s. Syd morirà a 60 anni nella sua casa di Cambridge. La foto che vedete fu scattata proprio quel 5 giugno 1975 ad Abbey Road.”
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Shine on You Crazy Diamond fu eseguita per la prima volta durante il tour francese del 1974 con il titolo di Shine On, e l’anno successivo fu inserita nel concept album Wish You Were Here.
Inizialmente i Pink Floyd volevano inserire l’intera canzone su un solo lato del vinile (sullo stile di Atom Heart Mother e Echoes); successivamente però la lunghezza della canzone li obbligò a dividere l’intera suite nelle due parti: I-V (all’inizio del lato a) e VI-IX (alla fine nel lato b); le due parti quindi aprono e chiudono l’album.
La sezione conclusiva (o parte IX) della suite rende l’ennesimo omaggio a Syd Barrett, con il sintetizzatore che, in coda al brano accenna la melodia di See Emily Play, una delle prime canzoni pubblicate da Barrett con i Pink Floyd.
Pubblicato il: 06/03/2019 da Skatèna