Fogteeth, il cuore del metal Finlandese
Il Torvi Ravintola, tradotto come “Ristorante Torvi”, più che un posto dove mettersi seduti e gustare un pasto, è un club.
Scritte sui muri, luci basse e colorate, gente con rasature estreme, capelli lunghi, tatuaggi, piercing e fiumi di birra.
Parliamo di un buio e angusto live club a Lahti, una piccola cittadina a pochi chilometri da Helsinki, in Finlandia.
La maggioranza delle attività commerciali e ristoranti, si trovano nel centro della città, che per essere visitato nei suoi posti salienti, richiede non più di un’ora. Fatta eccezione per la consigliatissima tappa al porticello lacustre.
Lahti è un piccolo centro abitato, popolato da gente accogliente, che passa i pomeriggi a bere caffè, mangiare dolci alla cannella e guardare il grande lago su cui si erge la cittadina. Calcolando che per circa nove mesi il freddo costringe la gente dentro casa, non ci sono moltissime attività (a parte pattinare sulla superficie lacustre ghiacciata). Ma questo non significa che i finlandesi non sappiano come ci si diverte, e il Torvi ne è una prova.
La sera del 14 agosto siamo stati invitati da un gruppo di ragazzi conosciuti pochi giorni prima, ad assistere ad un loro concerto. Perciò, dopo una gita giornaliera nella cittadina di Porvoo, una bomboniera a circa 90 km da Lahti, ci siamo fatti una doccia e, incuriositi, siamo andati al live.
All’entrata del club una lavagnetta annuncia i musicisti: i Fogteeth.
Se siete cresciuti con il metal made in Finland, gli ingredienti ci sono tutti: capelli lunghi, barbe intrecciate, sonorità pesanti e tanto headbanging.
I Fogteeth sfoggiano uno stoner strumentale, leggermente addolcito dal sintetizzatore di Juuso, ultimo componente entrato a far parte del gruppo, alla prima esibizione con questo nuovo elemento che arricchisce un sound che, già di suo, aveva una forte personalità. Le sue atmosfere eteree si aggiungono alla chitarra di Tommi, la potente batteria di Tero (che sfoggia un kilt nero da far venir voglia di essere adottati), e al basso di Otto.
Fogteeth – Fata Morgana @ Torvi 14.08.21
https://www.youtube.com/watch?v=HgPY1sYqpLY
Brani lunghi, che richiamano al progressive, volume alto e tanta tecnica. Non mi stupisco mai quando musicisti nati e cresciuti nel nord Europa palesano capacità tecniche di alto livello. Siamo abituati, soprattutto noi cresciuti negli anni ’90, ad ascoltare gente che sa suonare proveniente da Finlandia, Svezia o altri paesi scandinavi. Ma essendo un contesto piccolo come quello in cui mi trovavo, sarei rimasto molto più sorpreso, se non avessi avuto l’occasione di bere una birra (o forse cinque, sei) con loro il giorno prima, e scoprire che questi ragazzi sono stati in tour con i Korpiklaani (anche loro di Lahti) e che hanno avuto anche l’onore di aiutare i Pantera con la loro attrezzatura in una trasferta. Tero mostra con orgoglio il tatuaggio sull’avambraccio, in cui ha fatto ricalcare l’autografo di Phil Anselmo.
Fogteeth -Delirium @ Torvi 14.08.21
https://www.youtube.com/watch?v=YTWsedkQ1wg
Altro punto degno di nota, è l’apertura mentale con la quale si approccia la musica dal vivo in Finlandia. Sarà che è difficile trovare gente che salga sul palco senza saper suonare, ma non importa quanto sia piccolo il club dove questi si esibiscono, o il palco sul quale salgono. La musica dal vivo è un dono del quale godere, e quindi si entra, si paga l’entrata (a prescindere dal blasone della band), si prende una birra e ci si gusta il concerto.
In un tale ambiente i musicisti esordienti sono molto più invogliati a organizzare le proprie vite e i loro lavori per cercare di fare musica, salire sul palco, e provare a fare il salto di qualità.
Insomma, se non siete mai stati in Finlandia, fate una sortita. La musica – già lo sapevamo – è ottima, i paesaggi sono mozzafiato, le città sono eleganti ed accoglienti, e la gente è di una gentilezza disarmante. E poi, diciamocelo, in quale altro paese si possono vedere impiegati con trecce lunghissime sulla barba?
Pubblicato il: 02/09/2021 da Matteo Giacchè