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Grace Slick, la regina psichedelica della Summer of Love

Grace Slick, la regina psichedelica della Summer of Love

 

Il 30 ottobre 1939 nasce a Evanston (Illinois) la cantante e musicista Grace Slick,

musa del movimento hippie e regina psichedelica dell’estate dell’amore (Rockol).

Grace Slick fotografata durante Woodstock ’69.

Tra le icone della musica rock della scena californiana che va dalla seconda metà degli anni Sessanta alla prima metà del decennio successivo, prima di divenir famosa come vocalist nei Jefferson Airplane (che poi mutarono nei Jefferson Starship), Grace fu la cantante dei Great Society.

Due voci femminili leggendarie degli anni Sessanta: Grace Slick e Janis Joplin.

Per una serie di vicissitudini, Slick fu però costretta, ad un certo punto, ad abbandonare i palcoscenici e la sua carriera musicale per dedicarsi, dal 1990, ad un’altra forma d’arte: la pittura.

Per festeggiare il suo compleanno vi propongo l’ascolto di due sue canzoni: White Rabbit, e la meno celebre ma ugualmente incredibile Sketches of China.

White Rabbit

Fu lei l’autrice di White Rabbit, inno acido contenuto nell’album dei Jefferson Airplane Surrealistic Pillow del 1967 e divenuto negli anni uno dei brani manifesto del rock psichedelico.

In realtà Grace scrisse la canzone White Rabbit ai tempi dei Great Society e in seguito la portò in dote (insieme a Somebody to Love) agli Airplane.

Durante un’intervista rilasciata al The Wall Street Journal, Slick affermò che musicalmente si era ispirata al bolero di Miles Davis & Gil Evans presente nel loro album del 1960 Sketches of Spain: infatti, il brano è un lungo crescendo simile a quello del famoso Bolero di Ravel.

Di seguito, i Jefferson Airplane live @ The Smothers Brothers Comedy Hour nel 1967 (video estrapolato dal DVD “Fly Jefferson Airplane”):

One pill makes you larger, and one pill makes you small
And the ones that mother gives you, don’t do anything at all
Go ask Alice, when she’s ten feet tall…
(Una pillola ti rende grande e una pillola ti rende piccolo
E quelle che ti dà la mamma in fondo non fanno nulla;
Domandalo ad Alice, quando è alta tre metri… )

White Rabbit è una trasposizione in musica di due libri di Lewis Carrol: Alice nel Paese delle Meraviglie e Attraverso lo specchio (di quest’ultimo è citato il catastrofico cavaliere bianco), di cui riprende molti episodi, trasfigurati però in trip: la canzone narra, infatti, della storia di Alice che diventa prima altissima – espande la mente – e poi più piccola – senza potere – e che immagina e incontra ogni sorta di creatura magica. Naturalmente – come accadde con Lucy in the Sky with Diamonds dei Beatles – la canzone fu interpretata come la descrizione di un “viaggio” sotto LSD, con ovvi riferimenti a pillole e funghi allucinogeni.

White Rabbit: dipinto di Grace Slick.

Di seguito, una potente versione di White Rabbit interpretata dai Jefferson Airplane al concerto di Woodstock del ’69:

 

  • [White Rabbit] può anche essere vista come una allegoria della generazione di giovani americani persa durante la guerra del Vietnam. Alcuni andarono a “cacciare conigli”, altri decisero di seguire il richiamo del “bruco che fuma il narghilè” e protestarono, disertarono, bruciarono le cartoline di leva. Fu una generazione per certi versi unica nella storia degli Stati Uniti, e questa canzone fu un grido di battaglia della controcultura che tanto fece contro la guerra. La guerra del Vietnam fu l’ultima in cui fu utilizzato il servizio militare obbligatorio: “Gli uomini alla scacchiera” – il complesso militare industriale – “si svegliano e ti dicono cosa fare”; “il cavaliere che parla al contrario” evoca l’ipocrisia delle solite scuse addotte dalla politica per giustificare la guerra (“difendere la libertà”, “combattere il comunismo”).
  • Il ghiro nel libro di Carroll non ricordava niente, ma avrebbe forse potuto ricordare se solo avesse avuto la volontà di pensare, di imparare. La ballata di Grace Slick parlava infatti a quella parte assopita della società americana che assisteva indifferente all’escalation di una guerra tremenda. “White Rabbit” è un appello a risvegliarsi, che infatti venne accolto. Le proteste studentesche e i movimenti per i diritti civili crebbero esponenzialmente in quegli anni. Le forze corrotte dello status quo erano identificate con l’amministrazione Johnson. La futilità dell’avventura militare spinse molti giovani a protestare, ad abbracciare nuovi stili di vita che arricchirono la cultura con colore, fiori, poesia, musica, cinema e arte. È vero che le droghe erano parte integrante della cultura hippie ed erano viste come uno strumento per “aprire la mente” ma è sbagliato pensare che la canzone si riferisca esclusivamente alle droghe. A qualcuno che avesse dei dubbi se protestare, su da che parte stare in quel momento, gli Airplane dicono “Vai a chiedere Alice”. Alice sicuramente sa che “logica e proporzioni sono cadute a terra morte” nella società americana, quando l’unica risposta della “Regina di Cuori” (che simboleggia i politici) è “Tagliatele la testa!”. White Rabbit è una canzone di libertà, una chiamata alla mobilitazione per superare l’ordine patriarcale del tempo, per fare ingresso nel mondo della creatività e della conoscenza. Il messaggio finale, nelle parole del Ghiro, è “alimenta la tua mente”, acquisisci consapevolezza. Perché mai altrimenti l’FBI avrebbe inserito questa canzone nella loro lista di canzoni sovversive?  [Antiwar Songs]

Sketches Of China

You don’t know what this man feels like
He doesn’t care if you think you know
Somebody’s bound to lead you
If that man got a smile on his face
Sooner or later you’re bound to go bound to go

Se non lo avete ancora fatto, ascoltatelo, perché Sketches of China è da piloerezione acuta. Il pezzo chiude l’album Baron von Tollbooth & the Chrome Nun del 1973, un lavoro che porta la firma di Grace Slick e del compianto Paul Kantner. Erano passati due anni dall’ultimo disco pubblicato col nome di Jefferson Airplane, nel frattempo i due avevano già partorito un disco a nome Jefferson Starship e uno insieme. Soprattutto, a gennaio 1971 Grace aveva partorito China, nata dalla relazione con Kantner.

La copertina di Sunfighter con la foto di China, la figlia di Grace Slick e Paul Kantner.

Di seguito, la canzone China dedicata alla figlia di Grace e Paul:

Avete notato come le voci di Grace e Paul si inseguono, si abbracciano e si accarezzano? E avete ascoltato i ricami che Jerry Garcia, ospite, fa con la sua chitarra? Al basso c’è Chris Ethridge dei Flying Burrito Brothers. Non ci sono invece Jorma Kaukonen e Jack Casady, che con la Slick e Kantner formavano la line-up storica dei Jefferson Airplane.


Fonte immagine in evidenza https://liveforlivemusic.com/news/grace-slick-recalls-life-with-the-grateful-dead-in-the-60s/


 

 

Pubblicato il: 30/10/2020 da Skatèna