“I cantanti migliori? Lou Reed e Lucio Battisti”. Parola di David Bowie.
di Skatèna
Oggi è il compleanno di Lucio Battisti. Ed esattamente 50 anni fa per la Dischi Ricordi uscì il suo primo album: Lucio Battisti.
Forse non tutti sanno che…
Nel 1997 David Bowie definì Lou Reed e Lucio Battisti i migliori cantanti del mondo. Non solo. Egli disse anche che avrebbe voluto collaborare ancora con Battisti, che morì l’anno seguente. Infatti, nel 1974, il chitarrista di Bowie Mick Ronson incise un raro 45 giri con Io vorrei non vorrei ma se vuoi dal misterioso titolo Music is lethal e firmato Battisti-Bowie. In pratica la musica è di Battisti, le parole sono di Bowie.
Gli antefatti
Le canzoni di Battisti non solo hanno avuto grande successo in Italia, ma sono diventate famose in tutto il mondo, tanto che qualcuno lo ha definito un “campione del mondo“, in quanto “la sua opera (è) un patrimonio senza confini che ha ispirato tanto Claudio Villa (che nel raro album di cover Una voce ha riletto Mi ritorni in mente) quanto i punk Rattlers che hanno rilanciato Il paradiso“.
Nel 1977 dopo l’uscita di Io tu noi tutti, Lucio era ancora una volta il cantante di riferimento del mercato italiano, ma anche quello più “international” a livello di sonorità (non a caso l’album era stato registrato in America). La RCA decise allora di lanciare Battisti sul mercato americano, e per far questo non bisognava far altro che adattare e tradurre i brani del suo ultimo disco, come Amarsi un po’ e Sì, viaggiare, a cui si sarebbero aggiunte due rivisitazioni di classici come Il mio canto libero e La canzone del sole.
"Si, viaggiare" in inglese di Lucio Battisti registrato nella tv canadese. KEEP ON CRUISING (1977)
Quando, sempre nel 1977, uscì l’album Images per il mercato americano, in pochissimo tempo il disco svettò nelle classifiche.
Qualche mese più tardi venne registrato il secondo disco in lingua inglese, Friends, che sulla scia di Images arrivò primo in classifica, portando due singoli nella Top ten, Baby it’s you e I think of you.
Ed è proprio alla fine degli anni ’70, in questo periodo di consacrazione su suolo americano di Battisti, che David Bowie, suo grande fan, si propose di realizzare un album insieme al cantautore come produttore artistico (era infatti di qualche anno prima la sua produzione e traduzione di “Io vorrei non vorrei ma se vuoi” per il chitarrista Mick Ronson).