Il Femminismo non è un pranzo di gala
- E’uno dei Trend Topic degli ultimi anni, insieme a #Resilienza, con i connessi #Nonunadimeno #Stopallaviolenzasulledonne #Femen e così via. In questo articolo cercherò di spiegarvi brevemente che cos’è per me Femminismo (ma soprattutto cosa non è)
E’:
Assumersi la responsabilità delle proprie azioni e delle proprie scelte.
Iniziamo subito con il punto con il quale probabilmente mi inimicherò qualche rappresentante del sesso femminile ma io sono convinta che il pilastro fondante dell’esistenza di chiunque sia la RESPONSABILITA’: essere responsabili implica assumersi il rischio di fare delle scelte, di prendere delle decisioni, di affrontare le conseguenze delle proprie azioni, per quanto amare e dolorose possano essere. Quindi se denunci dopo 20 anni l’unica persona che ti ha mai fatto lavorare o il tuo compagno che ti picchiava a sangue (per quanto io chiaramente condanni qualsaisi forma di abuso e violenza ma questo diamolo per assodato) allora, ragazza mia, c’è qualcosa che non va (ma puoi comunque cambiare in futuro, continua a leggere e ti dico)
Non far dipendere la propria vita da nessuno, tantomeno da un uomo.
Come da punto 1: potete procalmarvi Femministe se non riuscite a fare a meno di qualcuno che vi dica cosa dovete o non dovete fare della vostra vita? La domanda ovviamente è retorica (e la risposta è dentro di voi).
NON E’:
Il Femminismo non è un pranzo di gala.
Il Femminismo non può essere assimilato ad una moda ad un fenomeno pop o ad un gruppo Whatsapp dove scambiarsi consigli ed emoticon.
Il Femminismo non è un pranzo di gala perchè è innanzitutto un modo di essere e di approcciarsi alla realtà che pertanto presuppone una ribellione, che è prima di tutto interiore, quotidiana e costante: quella ribellione che ci permette di acquisire sicurezza personale, conoscenza di sè e soprattutto consapevolezza: delle nostre azioni, delle nostre scelte e anche del nostro corpo. Femminismo è la libertà di poter scegliere che cosa fare della propria vita e anche di quel corpo, pure a fini di lucro se è quello che si ritiene giusto per sè.
E allora, come si diventa davvero Femministe?
Iniziando prima di tutto a conoscere meglio sè stesse, a smetterla di voler essere a tutti i costi come gli uomini ma meglio degli uomini e “che stronzi sono questi uomini”: riconoscere la propria diversità e unicità, non solo di genere, è il primo passo verso una reale e consapevole emancipazione, per avere potere non sugli uomini ma su sè stesse.
Non lasciarsi abbindolare dal Femminismo da slogan
Diciamoci la verità: questa storia del Femminismo ci è scappata un pò di mano: dal bruciare i reggiseni in piazza siamo passate al movimento Femen finendo alle magliette Dior indossate da Chiara Ferragni e dintorni ma senza davvero arrivare a capire per che cosa siamo oltre che contro chi.
Insomma ragazze, essere femministe sarà mica solo ribellarsi ad un compagno che ci picchia, ad un capo che ci fa avances o a chiunque abusi di noi? e, inoltre, da dove deriva l’idea che la maggior parte degli uomini ci consideri “inferiore” “puttana” “menodiloro” e così via?
Il Femmismo non può ridursi ad un risentimento costante nei confronti dei maschi stronzi nè ad ansia di riscatto nei loro confronti o ad un surrogato della loro evirazione: Femminismo significa far emergere e valere, amplificandola affinchè diventi sempre più potente in una sorta di circolo virtuoso, la nostra parte migliore, il nostro talento nascosto e il nostro desiderio più bello affinchè sia libero di fluire, di attrarre tutta l’energia necessaria a realizzarlo e infine diventare azione concreta che quando è quello che vogliamo davvero diventa la più potente e temibile delle lotte.
Lasciarsi ispirare
Siate curiose, appassionate, ingorde di musica, parole amore e vita, per sfuggire alle facili lusinghe del Femminismo da slogan usa&getta.
Lasciatevi ispirare da quelle persone, quelle donne, che a modo loro sono andate oltre le convenzioni, oltre la necessità imposta ed autoimposta di scegliere tra essere belle o essere intelligenti, meglio se solo la prima.
Lasciatevi ispirare da donne che come Patti Smith Frida Kalho Sibilla Aleramo Franca Valeri Margherita Hack le nostre Madri e le nostre Nonne, si sono prese il rischio di essere non solo donne, ma esseri umani straordinari.
Maya A.
Pubblicato il: 22/05/2018 da Redazione Radio Città Aperta