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In questa terra dove non è mai abbastanza. Intervista ai fratelli D’Innocenzo

In questa terra dove non è mai abbastanza. Intervista ai fratelli D’Innocenzo

di Valentino De Luca

C’è molta miseria in questo “La terra dell’abbastanza“, opera d’esordio dei fratelli D’Innocenzo.
La miseria di una periferia romana abbandonata a se stessa che nei colori freddi rimane incerta sullo sfondo della vita di chi vi abita.

La miseria degli adulti, la generazione dei padri, che in questa periferia si aggira con l’eterna espressione di aver perso il treno, di non essere mai pienamente padrone di sè e del proprio tempo, in una precarietà esistenziale che mina ogni fiducia da parte di quei figli che da questa generazione dovrebbero ricevere gli strumenti per stare al mondo.

E poi c’è la miseria loro, dei protagonisti Mirko e Manolo, che però brilla di luce propria, la luce di quella vitale giovinezza che riversano all’inizio del film quando anche condividere un panino è un momento per cementare la propria amicizia e che brillerà di una luce più cupa dopo, quando intraprenderanno, non volendo, la vita criminale.

Film cupo, ma tremendamente vivo quello dei due fratelli romani, che mettono la camera al servizio dei due ragazzi (il concetto di coppia, che torna nella pellicola così come nella loro vita…) non nascondendone sbagli e tristezze, turbamenti e redenzioni.

Ne escono molto male gli adulti, forse peggio dei ragazzi stessi, a cui le regole della società iperliberista ha levato ogni certezza senza sostituirla con nuove speranze, nuovi scopi per stare al mondo.

Ne esce male la nostra Città, indifferente muro di gomma che para ogni colpo, magari ferendosi e macchiando la propria pelle in miriadi di lividi, ma continuando nel suo cammino millenario che tutto inghiotte e tritura.

Persino la Criminalità ne esce male, lungi dall’esser quella Malavita patinata e griffata delle serie tv, si mostra a nudo per ciò che è: un’accolita di zozzi disperati che lotta come bestie primordiali per strappare alla Morte altre 24 ore.

In questa intervista, la mia chiacchierata con i fratelli D’Innocenzo cerca di mettere in luce i diversi aspetti di questo film importante, che ha riscosso ottime critiche e che merita sicuramente d’esser visto.

Pubblicato il: 25/07/2018 da Redazione Radio Città Aperta