In ricordo di ALAN VEGA, voce dei Suicide: “Altro che Lou Reed o Nick Cave: era lui il Principe dei Tossici”Ho cicatrici ovunque, è successo prima, per strada, sul palco, e succederà ancora. (Prayer)
Oggi ricordiamo Alan Vega, pseudonimo di Boruch Alan Bermowitz (New York, 23 giugno 1938 – New York, 16 luglio 2016), cantante ed artista statunitense noto per essere stato, negli anni ’70 e ’80, la voce dei Suicide, duo protopunk/no wave/electropunk (alle tastiere, vi era Martin Rev).
I Suicide furono tra le band più provocatorie ed influenti dell’intero movimento New Wave.
Il sound dei Suicide, sfondo ideale per storie d’angoscia ed alienazione metropolitana, è stato un riferimento costante per molti gruppi degli anni Ottanta, aprendo la strada, in particolare, alle generazioni del synth-pop, dell’industrial e persino della techno.
- Il duo suona blues spettrali e apocalittici, con Rev, sepolto dietro le tastiere in modo ossessivo e alienante, e Vega a declamare storie raggelanti d’amore e morte (Onda Rock).
Alan Vega aveva una formazione punk e, quando agli inizi degli anni Settanta incontrò Martin Rev, con lui e Paul Liebgott decisero di dare il via alla formazione dei Suicide.
- Alan Vega […] non è mai stato un santino da Grande Enciclopedia del rock a dispense. Era di partenza un artista figurativo, ma la sua arte e la sua musica non sono state mai musealizzate. In un momento storico in cui la musica popolare perde rilevanza culturale e cerca legittimazione nei musei, la scomparsa di una figura come Alan Vega è piena di significato. Un pubblico abituato ad andare alla Tate per celebrare la messa non cantata dei Kraftwerk, a fare la fila per gli abitini di Björk al Moma, a struggersi davanti alla mostra ultrafeticistica di David Bowie, sembra lontanissimo dall’arte viscerale, urgente, nichilista e ferocemente antidecorativa dei Suicide e di Alan Vega. (Internazionale)
Nel 1977 i Suicide esordirono con l’album omonimo che contiene la loro canzone più famosa, Frankie Teardrop, in cui si narra del giovane operaio Frenkie, sposato e con un figlio di sei mesi: la vita per lui è dura, lavora in fabbrica e nonostante i sacrifici difficilmente riesce a trovare il sostentamento per se stesso e la sua famiglia. Frankie, un giorno, non ce la fa più, e in un gesto disperato prende la pistola e spara prima a suo figlio, poi alla moglie.
Dopo aver compiuto la strage, in preda alla follia, punta l’arma alla propria testa e si toglie la vita. Il brano si conclude con un monito da parte di Vega: la storia di Frankie si ripete, sempre, con tutti noi.
We’re all Frankies
We’re all lying in hell
Dall’album di esordio sono seguiti altri 4 album nei 25 anni successivi. Vega come solista ha registrato 18 album, l’ultimo dei quali è Sniper del 2010. Ma vi è anche un disco postumo, IT.
Alan Vega morì nel sonno il 16 luglio 2016 all’età di 78 anni.
- Molto oltre quanto potessero prevedere i bookmaker dei necrologi, considerandone i trascorsi. Altro che Lou Reed o Nick Cave: era lui il Principe dei Tossici. (Giornale della Musica)
Il suo amico Henry Lorrins, in un comunicato stampa, ebbe a dichiarare: “Alan non soltanto era instancabilmente creativo, componendo musica e dipingendo fino alla fine, ma era anche genuinamente unico”.
Di seguito DTM, acronimo di Death To Me, il brano minaccioso di apertura di IT, disco postumo di Alan Vega, portato a compimento dalla compagna Elizabeth Lamere: un lavoro sensazionale per energia, convinzione e ferocia. (Giornale della Musica)
- La musica di Alan Vega e dei Suicide, figlia della controcultura più nichilista, era arte e allo stesso tempo anti arte, troppo estrema per sfiorare il mainstream e troppo urgente per restare inascoltata. Era una corrente elettrica sotterranea, la scintilla che ha dato vita a un’infinità di altre esperienze musicali. Dalla No Wave newyorchese al post punk, dalle prime esperienze industrial al synth pop ironico e malato dei primi Soft Cell, tutti sono stati influenzati dai Suicide. Proprio intorno al loro suono si coagula l’idea di un post rock ibrido, tra rumorismo, elettronica e dance music. È bellissimo ricordare uno spirito libero e ferocemente creativo come quello di Alan Vega, che ha saputo influenzare il mainstream senza mai farne parte. (Internazionale)
Fonte immagine in evidenza https://it.m.wikipedia.org/wiki/Alan_Vega
Pubblicato il: 23/06/2024 da Skatèna