Joy Division: “Twenty Four Hours”
So this is permanent, love’s shattered pride.
What once was innocence, turned on its side.
A cloud hangs over me, marks every move,
Deep in the memory, of what once was love
di Skatèna
Twenty Four Hours è la settima traccia di Closer, pietra miliare post-punk, il secondo ed ultimo album in studio dei Joy Division, pubblicato il 18 luglio del 1980 dall’etichetta Factory Records, due mesi dopo la morte per suicidio di Ian Curtis.
Per la copertina di Closer, fu scelta una foto della tomba della famiglia Appiani presente nel Cimitero monumentale di Staglieno di Genova.
Di Twenty Four Hous si è detto:
- “un alternarsi mozzafiato di ritmi e toni che accelerano e implodono in continuazione, assecondando il canto sempre più dimesso e rassegnato: un destino di morte che sembra essersi già compiuto… ” (ondarock.it).
- “un adrenalinico brano vicino al punk, che rimanda alle atmosfere malate del primo disco, una montagna russa infernale, dove si alternano improvvise accelerazioni a parti più tenebrose e oscure, in un saliscendi emozionale devastante” (storiadellamusica.it).
Quella che segue è una rara cover di Twenty Four Hours realizzata da due gruppi spettacolari, Nine Inch Nails e Bauhaus, grandi fan dei Joy Division:
Qui, invece, la registrazione del pezzo durante un concerto dei Joy Division tenutosi il 18 dicembre 1979, a Les Bain Douches, Parigi.
Pubblicato il: 08/06/2019 da Skatèna