L’assassinio di J.F. Kennedy: 5 brani per ricordarlo
President’s bullet ridden body in the street
Ride, Johnny, ride
Kennedy’s shattered head hits concrete
Ride, Johnny, ride
Johnny’s wife is floundering
Johnny’s wife is scared
Run, Jackie, run
[…]
Jonathan F. Kennedy will rise and be shot down
Dint’s gonna be your desert
My cum’ll be your life source
And the only way to get it
Is to suck
Or fuck
Sono passati 59 anni dal giorno in cui fu assassinato a Dallas (Texas) John Fitzgerald Kennedy, il 35esimo Presidente degli Stati Uniti, il candidato del Partito Democratico che nel gennaio 1960 succedette a Eisenhower e mantenne la carica fino alle 12: 30 (ora locale) del 22 novembre 1963.
- Dolore e stupore, dubbi e sospetti sulla morte del carismatico Presidente, da subito furono tramutati in fonte di ispirazione e tormento dal mondo del rock, che da allora non ha mai smesso di ricordare e di interrogarsi sul giallo infinito. (rockol)
Per ricordare l’avvenimento, ho stilato una breve selezione di brani che ne hanno trattato:
- Brian Wilson e Mike Love dei Beach Boys composero The warmth of the sun in una stanza d’albergo quello stesso giorno in cui avvenne l’assassinio di JK:
2. I Rolling Stones con la loro intramontabile Sympathy for the Devil. Ancora oggi Mick Jagger canta “I shouted out, ‘Who killed the Kennedys?‘”, e si dice che originariamente avesse scritto “I shouted out ‘Who killed Kennedy’?”
3. The ballad of Peter Pumpkinhead degli XTC, band inglese sbocciata in pieno cataclisma punk:
4. Civil War dei Guns n’ Roses, in cui si parla dei mille modi in cui la verità è stata distorta e di come è facile mettere un popolo in lotta contro se stesso:
5. Bullet dei The Misfits, uno dei brani più famosi e controversi scritti da Glenn Danzig e che si trova sul primo EP della band:
Pubblicato il: 22/11/2022 da Skatèna