L’omicidio Soumayla Sacko ha radici lontane. Parla Fulvio Vassallo Paleologo
di Valentino De Luca
Nella notte di sabato 2 giugno un migrante maliano di 29 anni, Soumaila Sacko, è stato uccisio a colpi di fucile in un vecchio stabilimento abbandonato in località “ex Fornace” di San Calogero.
Sacko, attivista presso il locale sindacato USB, aveva accompagnato due amici, residenti come lui nella povera tendopoli di San Calogero (RC) a raccogliere alcune lamiere per costruire la loro baracca.
Come si legge su Repubblica: “La vittima era regolare in Italia, come i due connazionali. Nel nostro Paese era giunto prima del 2010. Lui viveva nella nuova tendopoli, ma aveva deciso di aiutare i due amici che invece abitano nella baraccopoli situata a poche centinaia di metri dalla prima. ”
Ad essere fermato un 42enne di San Calogero che secondo gli inquirenti avrebbe sparato per affermare il suo potere sulla fabbrica dismessa (sulla quale è bene precisare non può vantare proprietà alcuna…).
Al di là della verità giudiziaria, è interessante analizzare il clima attorno al quale si è sviluppato l’evento delittuoso, un clima di odio e sordo rancore da parte di una Società che da una parte utilizza manodopera straniera, sottopagata, nascosta, per lavorare i campi, raccogliere i pomodori a 2 € l’ora, fare tutti quei lavori massacranti senza alcuna protezione nè garanzia che ormai nessuno vuole più svolgere, dall’altra, una volta alzatasi da tavola dopo aver consumato proprio quegli stessi pomodori, si lancia in campagne di sistematica diffamazione e criminalizzazione del lavoratore straniero.
Ma dove nasce quella che a tutti gli effetti potremmo chiamare una schizofrenia sociale?
Chi sono gli attori che sistematicamente alimentano il fuoco del rancore sociale attraverso la facile benzina del razzismo, diretto poi,ed è questo il colmo, con chi lavora tutto il giorno in condizioni massacranti?
Ne parliamo con Fulvio Vassallo Paleologo, avvocato, componente del Collegio del Dottorato in “Diritti umani: evoluzione, tutela, limiti”, presso il Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Palermo
Pubblicato il: 14/06/2018 da Redazione Radio Città Aperta