Miles Davis: “La musica e la vita sono solo questioni di stile”
Miles Davis morì il 28 settembre 1991, a causa di una crisi respiratoria, a Santa Monica, in California: aveva 65 anni.
- […] è morto con l’orgoglio artistico e razziale con cui è vissuto: una linea che si interrompe bruscamente, una stella che collassa, senza patetica agonia, una fulminea «uscita di scena» simile a tanti finali dei suoi innumerevoli concerti. (Il Manifesto)
Compositore e trombettista brillante, fu determinante per lo sviluppo del jazz.
Nato in Illinois nel 1926, si trasferì all’età di 18 anni a New York per seguire la sua più grande passione: la musica.
Nel corso della sua vita, cambiò continuamente il concetto di jazz (fondamentali in tal senso sono stati tre suoi lavori: Birth of the Cool, Kind of Blue e Bitches Brew); vinse inoltre nove Grammy Awards.
Una delle chiavi del suo successo fu il suo saper assemblare band con i migliori giovani musicisti in circolazione, lasciandoli però liberi di esprimersi e dunque di sperimentare. In effetti, i dischi di Davis non erano mai i primi a fondare nuovi generi: erano però, quasi sempre, i più riusciti musicalmente, e vendevano parecchio.
- Per tutta la sua vita, aveva criticato le discriminazioni contro i neri negli Stati Uniti, e negli anni Ottanta era diventato uno dei temi di cui parlava più spesso: fece un intero disco per protestare contro le violenze della polizia sugli afroamericani, ed era diventato ancora più insofferente riguardo all’appropriazione culturale che, secondo lui, si era verificata in America con il jazz e il blues, generi musicali che erano nati originariamente tra i neri. (Il Post)
Collaborò con icone della musica come Jimi Hendrix e Prince, ed entrò nella Rock And Roll Hall Of Fame nel 2006 (a 15 anni dalla sua morte).
Duke Ellington fu per Davis una figura molto importante, imprescindibile per la sua formazione.
Ciononostante, non si conobbero mai di persona, e per lavorare al suo album d’esordio, Miles si vide costretto a rifiutare di prendere parte a degli importanti impegni con lui: era il 1957 quando il trombettista decise di pubblicare Birth of the Cool.
- Prima di Birth of the Cool, Davis figurò anche come membro del quintetto di Charlie Parker, il più grande sassofonista jazz di sempre: si erano conosciuti nel 1944, quando Davis si era intrufolato sul retro di un locale di Saint Louis, in Illinois. Era già un trombettista affermato all’epoca, e stravedeva per i dischi di Parker e Dizzy Gillespie, il trombettista che sarebbe stato suo mentore negli anni successivi. (Il Post)
Fonte immagine in evidenza: https://www.flickr.com/photos/mrbluegenes/4761387888
Pubblicato il: 28/09/2023 da Skatèna