Morto Richard Benson: il profeta del metal ci lascia a 67 anni.
Intorno alle 14:30, dai profili social di Richard Benson, è arrivata la notizia della sua scomparsa.
” Se muoio, muoio felice.” E noi ci crediamo, Richard. Ci crediamo perché hai dedicato tutta la tua vita a ciò che più di ogni altra cosa amavi: la musica.
Dapprima come musicista di alto livello, ci ha regalato una perla del prog italiano, con quel meraviglioso disco intitolato Buon Vecchio Charlie, dall’omonima ban, di cui era chitarrista e voce.
Poi come speaker radiofonico, una voce fuori dal coro, che proponeva artisti di culto, ma dava anche spazio ad altre realtà meno ascoltate. Dalla radio è poi passato alla TV, fino all’arrivo di YouTube, e successivamente dei social, che forse hanno reso più complicata la sua esistenza.
Buon Vecchio Charlie – Il guardiano della valle
https://www.youtube.com/watch?v=EjCQzMuZLDY
I video dei suoi concerti, in cui gli spettatori gli urlavano le cose più indicibili, e gli tiravano contro di tutto – vasetti di yogurt, polli interi e altri oggetti non identificati – hanno fatto il giro dello stivale.
E lui cosa ha fatto?
Ha fatto mettere una rete protettiva – come i Blues Brothers – e ha continuato ad esibirsi. Non si è mai piegato a chi lo insultava e lo derideva.
È diventato un personaggio sopra le righe, lo hanno invitato in diverse trasmissioni, sfruttando il fenomeno che aveva creato, e lui è andato. Sempre allo stesso modo, sempre mandando tutti a quel paese e continuando per la sua strada.
Le sue reazioni agli insulti e agli oggetti che gli arrivavano addosso erano così spontanee, così genuine, che ad un certo punto la gente ha iniziato ad affezionarsi sul serio. Al punto che nel 2015, quando ha presentato il suo nuovo disco L’inferno dei vivi alla discoteca Laziale – storico negozio di Roma – la fila di persone che voleva comprare il CD e farlo autografare era interminabile.
Richard Benson – L’inferno ei vivi
https://www.youtube.com/watch?v=plC72euOl5M
Negli ultimi anni la malattia lo ha messo a dura prova. Ma Richard ha continuato a dedicarsi alla sua amata musica, con un format su YouTube in cui parlava di gruppi emergenti. Fino alla fine.
Ci crediamo, Richard. Ci crediamo che te ne sei andato felice. Ma questo ci consola soltanto in parte, perché ci mancherai.
Photo credits: https://le-citazioni.it/autori/richard-benson/?o=popular
Pubblicato il: 10/05/2022 da Matteo Giacchè