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Picasso e Stravinsky: due icone del Novecento insieme per “Pulcinella”

Picasso e Stravinsky: due icone del Novecento insieme per “Pulcinella”

Dal punto di vista artistico-culturale il Novecento, a differenza di altri secoli, è stato caratterizzato dall’avvicendarsi di una vistosa quantità di correnti di pensiero, spesso anche contrastanti tra loro.

Mentre nell’Ottocento si assistette al predominio del romanticismo, pur se nelle sue tante sfaccettature, il secolo successivo fu invece connotato dallo scontro di innumerevoli fazioni sia artistiche che culturali, come la storica diatriba tradizione – innovazione, che all’epoca raggiunse l’apice della propria tensione.

Pablo Picasso: Ritratto di Igor Stravinsky, c. 1920. Stravinsky e Picasso collaborarono per il balletto neo barocco Pulcinella scritto dal  tra il 1919 e il 1920 su musiche di Giovanni Battista Pergolesi. Picasso ne approfittò per realizzare diversi schizzi del compositore.

Due grandi personaggi su tutti si sobbarcarono il peso di quello “scontro”: il compositore e direttore d’orchestra russo Igor Stravinsky, e il sommo artista spagnolo Pablo Picasso: la fama di entrambi andò ben oltre l’ambiente accademico sino a raggiungere la sfera della cultura popolare, tanto che possono tranquillamente ritenersi tra le menti più influenti del XX secolo ed essere riconosciuti come icone del proprio tempo.

Picasso e Stravinsky nacquero, rispettivamente, nel 1881 e nel 1882: ricevettero entrambi una formazione di tipo accademico, ma mentre il compositore russo fece passare un po’ di tempo prima di sperimentare uno stile tutto suo e personale, rimanendo quasi chiuso all’interno dell’ambiente scolastico, l’artista e scultore spagnolo si mise subito in gioco dando vita ad un genere pittorico mai visto prima, innovativo ed originale.

Pablo Picasso nel 1962.

Quindi, se è vero che ci sono state  delle differenze in fase “start” tra Picasso e Stravinsky, tuttavia “in corso d’opera” possiamo ritrovarvi delle analogie: in primis, entrambi trassero ispirazione dalle correnti artistiche francesi e quasi videro in esse degli appigli per poter sfuggire all’accademismo allora dilagante ed intraprendere così percorsi culturalmente rivoluzionari; in secundis, questi due maestri, nel costante tentativo di rinnovarsi, hanno alternato costantemente periodi stilistici apparentemente anche opposti tra loro, influenzando, nello stesso tempo, il clima culturale che avevano intorno, solo che Picasso passava da uno stile ad un altro in maniera graduale, Stravinsky invece lo faceva in maniera veloce e repentina.

Ma quando e come queste due grandi menti si incontrarono?

Galeotta fu Pulcinella, la celebre maschera napoletana…

Di seguito, Projet pour le costume de Pulcinella realizzato da Picasso nel 1920, dall’inconfondibile stile post-impressionistico (periodo: neoclassico e surrealista).

Pablo Picasso: Projet pour le costume de Pulcinella (1920).

Parigi, 1919: nella cornice degli Champs Elysèe passeggiano due amici: l’impresario DiaghilevIgor Stravinsky (quest’ultimo aveva già ottenuto successi importanti componendo musiche per balletto quali l’Uccello di Fuoco e Le Sacre du Printemps).

Mentre discorrono tra loro, ad un certo punto Diaghilev propone a Igor di dar vita a un balletto il cui protagonista sia Pulcinella, affidandogli rare composizioni e frammenti di opere incompiute di Pergolesi, su cui quindi il compositore russo sarebbe andato a lavorare.

Diaghilev e Stravinsky  in un’immagine di archivio.

Stravinsky si mette dunque all’opera rielaborando,

con la forza prorompente della sua musica, l’originalità ritmica ed il gusto per il popolaresco emanato dalle melodie pergolesiane.

Ed è allora che entra in campo, affiancandoglisi, l’amico Picasso con cui, un paio di anni prima, nell’aprile del 1917, aveva soggiornato a Napoli rimbalzando da un Teatro dove si respirava una forte tensione di aglio ad un bordello nelle vicinanze dell’Hotel Vittoria, alle visite guidate di Pompei ed Ercolano.

I due, quindi, decidono di collaborare per il balletto Pulcinella, occupandosi delle musiche Stravinsky, e dei costumi e delle scene Picasso, essendo stati colpiti nel profondo entrambi, durante il soggiorno a Napoli, dall’arte “primitiva” e popolare del luogo.

Pablo Picasso: Scene Design For Pulcinella (1920).

  • Picasso si ispira ai “guaches” della Scuola di Posillipo che ha razziato sulle bancarelle e nelle piccole botteghe di Napoli, ed inventa una preziosa serie di bozzetti colorati a tempera, sorprendenti per colore, plasticità e senso teatrale. I suoi Pulcinella, disegnati per i costumi di Léonide Massine, coreografo e primo ballerino dei Ballets Russes, sono gli eredi di quegli Arlecchini nei quali amava spesso identificarsi. (Carlo Picchiotti su Hysteriart)

Stravinsky compone dunque un balletto per voci e piccola orchestra, la cui partitura viene terminata nell’aprile del 1920: esso va in scena a Parigi il 15 maggio del 1920 e

riscuote un successo strepitoso, contribuendo ad affermare il mito di una Napoli “europea” negli anni ruggenti tra le due guerre mondiali. (Carlo Picchiotti su Hysteriart)


Fonte immagine in evidenza: https://itoldya420.getarchive.net/amp/media/pablo-picasso-1-6ec5cf


 

 

Pubblicato il: 25/10/2024 da Skatèna