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Pink Floyd: i 51 anni di “The Dark Side of the Moon”

Pink Floyd: i 51 anni di “The Dark Side of the Moon”

Volevo lasciar perdere lo spazio, tutte le cose che piacevano a Syd, per parlare delle mie preoccupazioni sul mondo, pensieri più politici e filosofici. [Roger Waters] 

The Dark Side of the Moon, vera pietra miliare del classic rock, venne pubblicato il 1 marzo 1973 negli Usa e il 24 marzo in Europa.

L’album fu un successo commerciale e venne osannato da gran parte della critica, che lo considerò come l’insuperato capolavoro dei Pink Floyd.

“Anche se nella realtà dei fatti non esiste un lato oscuro nella luna”, esiste però una parte tenebrosa, difficile e spesso impenetrabile nell’animo di ogni essere umano… ed è quello che Roger Waters e compagni hanno cercato di mettere in luce accompagnandoci in questo viaggio musicale senza tempo.

Il disco vendette più di 15 milioni di copie negli Stati Uniti e altri 45 milioni nel resto del mondo.

Per molti (ma non per la sottoscritta, amante di Barrett e dunque dei primi Pink Floyd) rappresentò il picco artistico della carriera del quartetto inglese.

  • C’è chi è convinto si tratti del loro capolavoro, chi invece sostiene che i veri Pink Floyd siano solo quelli con Syd Barrett al comando, chi esalta i lavori più sperimentali come Atom Heart Mother o Ummagumma, chi ancora preferisce le atmosfere distese di Meddle e Obscured by Clouds… tutto vero, anzi sacrosanto, ma The Dark Side of the Moon risplende ancora oggi di una luce (oscura) tutta sua che rimarrà ineguagliata nella carriera della band, apice di quella armonia di gruppo che proprio da questo lavoro iniziò a incrinarsi. Fin dall’iconicità della sua copertina, non esiste essere umano al mondo che non abbia sentito parlare almeno una volta nella sua vita di quest’opera definitiva e autoconclusiva sulle idiosincrasie interne, sul disagio collettivo, sull’incombere della modernità”. (Sentire Ascoltare)

Registrato negli Abbey Road Studios in varie session – tra maggio 1972 e gennaio 1973, The Dark Side of the Moon parla, attraverso suoni spaziali e parole fascinose, della condizione umana.

Alcune curiosità che (forse) non sapevate su The Dark Side of the Moon:

1. Con questo concept Roger Waters prese le redini dei Pink Floyd scrivendone tutti i testi.

Gli argomenti trattati vertono sugli aspetti della condizione umana che sfuggono al controllo razionale e che ne costituiscono, perciò, il “lato oscuro”: i conflitti interiori, il rapporto con i soldi, il lento ed inesorabile trascorrere del tempo, la morte, l’alienazione (quest’ultimo tema si riferisce principalmente all’affascinante e controversa figura di Syd Barrett).

There is no pain you are receding
A distant ship smoke on the horizon
You are only coming through in waves
Your lips move but I can’t hear what you’re saying…

2. Prima che l’album fosse pubblicato, i brani furono suonati dalla band per più di un anno durante i concerti.

Il debutto avvenne al Brighton Dome il 20 gennaio 1972.

3. On The Run inizialmente nacque come una jam di chitarra e si chiamava The Travel Sequence. In studio venne poi rimaneggiata elettronicamente grazie all’impiego del synth modulare EMS Synthi AKS.

4. Money ha origini r&b. Disse Gilmour una volta:

Booker T ci ha ispirato, ero un suo grande fan, e da ragazzino suonavo Green Onions con un’altra band. Pensavo che sarebbe stato bello incorporare alcuni elementi di quel sound nel nostro album“.

5. Nel finale di Eclipse si sente un estratto di Ticket to Ride dei Beatles anche se in versione orchestrale, dopo che Mr. Gerry O’Driscoll (il portiere di Abbey Road) pronuncia le seguenti parole:

There is no dark side of the moon, really. Matter of fact, it’s all dark. The only thing that makes it look light is the sun”.

6. Us and Them, il secondo singolo estratto dall’album, era stato scritto per la colonna sonora di Zabriskie Point, il film di Michelangelo Antonioni: poi però alla fine non vi è stato più incluso.


Immagine in evidenza da https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Pink_floyd.jpg


 

Pubblicato il: 01/03/2024 da Skatèna