“Rapper’s Delight”, la hit del 1979 con cui il rap si impose al grande pubblico
I said a hip hop
Hippie to the hippie
The hip, hip a hop, and you don’t stop, a rock it out
Bubba to the bang bang boogie, boobie to the boogie
To the rhythm of the boogie the beatNow, what you hear is not a test I’m rappin’ to the beat
And me, the groove, and my friends are gonna try to move your feet
di Skatèna
Il 16 settembre 1979 veniva pubblicato Rapper’s Delight degli Sugarhill Gang, storico gruppo hip hop statunitense composto da Wonder Mike, Big Bank Hank e Master Gee. Universalmente considerato il brano che impose il rap a livello popolare, fu anche il primo del genere a giungere nella Top 40 delle classifiche statunitensi.
Il successo di Rapper’s Delight lo ha erroneamente fatto considerare il primo pezzo della storia del rap, ma i cultori del settore sanno che in realtà questo primato appartiene a King Tim III dei Fatback Band, tra l’altro uscito pochi mesi prima.
La genialiata di Rapper’s Delight (e di Sylvia Robinson, madrina della Sugarhill Records che, lavorando dietro le quinte, aveva praticamente costruito le fondamenta per il successo mediatico del rap) consistette in primis nell’aver sfruttato il successo commerciale di Good Times degli Chic attraverso il campionamento di alcune sezioni strumentali, ovvero quelle in cui sono chiaramente riconoscibili le incalzanti linee del basso di Bernard Edwards e quella della chitarra di Nile Rodgers.
Di seguito, l’official video di Rapper’s Delight:
Durante gli anni ’70, il rap era stato un fenomeno di nicchia, underground, che viveva del passaparola creatosi attorno ai primi MC e DJ e attraverso le cassette clandestine che giravano tra i ragazzi; sul finire del decennio, però, esso stava cominciando a spopolare tra le strade di New York, finché nel 1979, con l’uscita di Rapper’s Delight, che svettò nelle classifiche statunitensi, quel genere riuscì finalmente a farsi notare sia dall’industria musicale che, di conseguenza, dal grande pubblico.
Della canzone sono state fatte numerose cover, tra le quali non posso non farvi ascoltare quella dei miei amatissimi Beastie Boys: