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RECENSIONE DONNE CHE AMANO TROPPO DI ROBIN NORWOOD

RECENSIONE DONNE CHE AMANO TROPPO DI ROBIN NORWOOD

Siamo tutte qui per lo stesso motivo: sedare il dolore. Questo mese per voi ho scelto “Donne che amano troppo” di Robin Norwood. E’ una donna statunitense ma potrebbe essere nata in Sicilia in Piemonte in Abruzzo in Liguria oppure Germania in Francia in Spagna leggere questo libro equivale ad avere un dialogo con una cara amica. Una amica particolare. Quella che è la nostra stessa persona tanto ci conosce e conosciamo. Un vero e proprio viaggio dall’infanzia all’età adulta per imparare ad amarsi per amare meglio, per capire che le responsabilità che abbiamo sono solo verso noi stesse. Non possiamo risolvere i problemi che non ci appartengono, si perché ci attribuiscono poteri che non abbiamo solo per scaricarsi la responsabilità di affrontare le conseguenze di scelte sbagliate. Robin propone di assumere un atteggiamento distaccato dalla realtà, ci insegna ad avere sia la giusta visione dell’uomo che abbiamo accanto, guardandolo per quello che è realmente, sia la giusta visione di noi stesse. Ci costringe a prendere coscienza di un pensiero che ci accomuna: se avessimo un uomo che fosse tutto quanto desideriamo, che bisogno avrebbe di noi? Dimentichiamo cosa vogliamo e sopratutto chi siamo, troviamo noiosi i bravi ragazzi. Insieme a Lisa, Melanie, Gary, Hellen, Charles e tante altre leggeremo storie che sono le nostre storie, ognuna di loro ha vissuto le nostre stesse storie. Durante tutta la lettura sentiamo che vi è stato un vero e proprio tradimento, qualcuno ci ha ingannate, ma è un inganno che ha il sapore della tradizione. Si perché per tradizione le donne hanno avuto sempre lo stesso ruolo, nemmeno i movimenti femministi degli anni settanta son riusciti a mettere in luce che il muro da abbattere è la convinzione che “essere necessarie al proprio uomo equivale ad amarlo”. Lei ci suggerisce delle strategie per poter guarire e tornare a vivere. Strategie che vanno dal condividere con altre donne il proprio vissuto, all’assumere una vita più spirituale. Non da una formula magica e sopratutto non fomenta l’illusione che lasciarsi tutto dentro perché nessuno capisce è la via d’uscita. A me è servito molto, non ha avuto l’effetto magico di risolvermi i problemi quotidiani sia di coppia sia con i miei famigliari, ma ha nutrito la forza per almeno provare a cambiare strada. Buona lettura ORIETTA

Pubblicato il: 04/04/2018 da Redazione Radio Città Aperta