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VALORI IN CORSO (REPLICA) con LUDOVICA VALORI

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Ricordando Andrea Pazienza: “Forse la giovinezza è solo questo / perenne amare i sensi e mai pentirsi”

Ricordando Andrea Pazienza: “Forse la giovinezza è solo questo / perenne amare i sensi e mai pentirsi”

Red Ronnie intervista Andrea Pazienza a Montepulciano

 

Andrea Pazienza è stato un fumettista, disegnatore e pittore italiano tra i più rappresentativi ed innovatori della sua generazione.

C’è una sua tavola che racchiude e condensa in maniera simbolica tutta la sua vicenda.

Quella tavola si trova all’inizio di una storia (l’ultima) rimasta incompiuta della saga di Zanardi e presenta due versi di una poesia di Sandro Penna:

Forse la giovinezza è solo questo / perenne amare i sensi e mai pentirsi”.

Pochi mesi dopo avere iniziato quella storia, Pazienza moriva improvvisamente a soli 32 anni nella sua casa di Montepulciano.

Nato a San Benedetto del Tronto il 23 maggio 1956, Andrea Pazienza si iscrive al Dams di Bologna ed esordisce nella primavera del 1977 su “Alteralter” con la sua prima storia a fumetti, Le straordinarie avventure di Pentothal, una storia molto originale sia a livello di testi che di disegni, che affronta i problemi esistenziali dei giovani in quegli anni. Partecipa alle esperienze editoriali di riviste come “Cannibale”, “Il Male” e “Frigidaire”, disegnando fumetti e centinaia e centinaia di vignette. Nel 1980 dà vita a Zanardi ed in seguito continua a collaborare a “Corto Maltese” e a “Comic Art” realizzando contemporaneamente manifesti di cinema e di teatro, scenografie, copertine di dischi e pubblicità.

 

Di seguito, alcune immagini relative all’incompiuta, a causa della prematura scomparsa di Paz, Storia di Astarte  (che consiglio caldamente di leggere!!!), un capolavoro dell’arte fumettistica: è la storia del gigantesco cane molosso, capo dei cani da guerra di Annibale, che appare in sogno al narratore, lo stesso Pazienza, e gli racconta la sua vita di cane, tutt’altro che da cane: epica e dolente, come quella del suo autore, che avrà poi l’onore di raccontare le sue gesta, le gesta di un cane che ha attraversato la Storia.

Nel video di cui sotto, Andrea Pazienza dipinge un murale su una parete della Mostra d’Oltremare a Napoli (era il 1987). La velocità e facilità con cui lo fa è impressionante, così come la povertà tecnica dello strumento: una spelacchiata e indurita pennellessa da muratore. Eppure il risultato è magnifico: una battaglia con cavalli, guerrieri e un leone, tanto epica e classica nell’iconografia quanto espressiva di un’arte assolutamente moderna, figlia dell’istante e carica di vita.

Articolo a cura di Skatèna

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Pubblicato il: 23/05/2020 da Skatèna