Ricordando Sid: «In realtà non sono vizioso. Mi considero un animo gentile. Amo mia madre»
I’m not vicious really. I consider myself kind-hearted. I love my mum
John Simon Ritchie, meglio noto come Sid Vicious (Londra, 10 maggio 1957 – New York, 2 febbraio 1979), è stato un bassista e cantante britannico, membro della band punk rock dei Sex Pistols.
- Eppure Sid, morto ad anni soltanto 21, vittima dell’eroina e di un successo assolutamente devastante per la sua tenuta psicofisica, è un monumento senza tempo esattamente come un Jimi o come un Kurt. Perché forse, lui bassista improvvisato dei Sex Pistols, è più di ogni altro metafora della caducità del punk, fiamma che bruciò troppo presto come movimento musicalsituazionista, di cui nessuno meglio di Sid avrebbe potuto incarnarne l’effimera parabola, una vita come un lampo. (Corriere della Sera)
Oggi voglio ricordarlo con un trittico di sue celebri punk cover:
1) My Way, brano interpretato da Frank Sinatra inciso nel 1968, il cui testo fu scritto da Paul Anka sulle note di Comme d’habitude di Claude François, che aveva a sua volta utilizzato un motivo composto da Jacques Revaux.
Sid lo registrò nel periodo in cui si trasferì a Parigi, dove prese parte alle riprese del film sui Sex Pistols “The Great Rock ‘n’ Roll Swindle”. Non fu l’unico ad interpretarlo in versione punk: anche Nina Hagen lo propose in un singolo del 1980, con testo in tedesco e alcuni inserti in inglese.
2) Somethin’ Else, brano rockabilly di Eddie Cochran, composto dalla fidanzata Sharon Sheeley e dal fratello maggiore Bob Cochran, pubblicato come singolo nel 1959.
3) C’mon Everybody, canzone del 1958 di Eddie Cochran e Jerry Capehart.
Articolo a cura di Skatèna.
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Pubblicato il: 10/05/2024 da Skatèna