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Spring Attitude Festival: una primavera lunga 10 anni

Spring Attitude Festival: una primavera lunga 10 anni

a cura di Serena Adiletta

Si è appena conclusa a Roma la X edizione di Spring Attitude, festival di musica elettronica e contemporanea, andato in scena nelle eleganti locations del MAXXI, AUDITORIUM ed Ex CASERMA SANI.

Tre giorni , 10 11 e 12 ottobre, per festeggiare la decima edizione targa SA, che più di altre ha visto protagonista la musica e le arti visive come forme di sperimentazione prima e divertimento poi.
Per un occhio attento ed educato a tali rassegne, la differenza rispetto agli anni precedenti si staglia come un abbagliante in piena notte, facendo tirare un sospiro di sollievo e un “Finalmente!” anche Roma ha ed avrà quel quid sperimentale per il quale potersi affacciare a testa alta ad un panorama europeo e mondiale sempre in evoluzione. Il che non è poco considerando il panorama culturale e sociale della nostra amata città in questi ultimi mesi…
Non che in passato siano mancati festival di musica elettronica valevoli, però i tempi corrono e coloro i quali decidono di partecipare a dei festival scelgono di progettare delle mini vacanze non solo in base alle line-up, ma anche in base ai contenuti sperimentali, alle venues offerte e alle città stesse che accolgono questi eventi.
Una giusta commistione ed un giusto incipit per poter pensare che Spring Attitude possa diventare un festival di più ampio respiro internazionale, non solo dato dagli artisti che ospita, ma anche dal pubblico che lo sceglie.
La prima serata quella del giovedì è stata gratuita e questo ha sicuramente giocato a favore degli organizzatori che si sono fatti ben volere anche da chi , non potendosi permettere un fullfest ticket o una serata singola, ha avuto modo di apprezzare e far sua una piacevole e dinamica serata romana, svoltasi appunto nella futuristica EX CASERMA SANI, che si presta molto bene a questo tipo di eventi.
Gli sponsor Molinari e Nastro Azzurro hanno dato, come in tutti festival odierni, il nome ai due palchi principali : il Molinari Stage, dedicato ai grandi protagonisti della scena elettronica internazionale ed il Nastro Azzurro live Stage che ha dato spazio invece a conferme e promesse della musica italiana Rap, trap e cantatuoriale.
Terza venue per quest’anno è stata l’Auditorium del MAXXI che ha ospitato le performance più sperimentali e poliedriche.
Fa piacere notare all’ingresso della Caserma Sani la presenza di scooter elettrici Cityscoot, per cercare di propone una mobilità ecosostenibile ed alternativa al trasporto privato.
Ma veniamo alle informazioni più salienti da dover riportare ai nostri lettori: le performance degli artisti divise per giorni e oggetto di scelte date da sovrapposizioni di orario, come da copione per ogni signor festival che si rispetti.

Giovedì 10

Zachary Shigeto Saginaw aka Shigheto non ha deluso le aspettative degli astanti esibendosi tra una folla gremita e danzante che ha applaudito alla sua quinta partecipazione alla rassegna, come fosse stata la prima.

Segue il collettivo artistico torinese Spime.im che con EXALAND ha portato in scena una performance interattiva in realtà virtuale 360° per dispositivi mobili miscelando sonorità noise, ambient e stoner.

Venerdì 11

Andrew Weatherall, dj britannico di vecchia data lunatico, originale e spavaldo. Spazia nella acid house come un sapiente sperimentatore elettronico. Ineguagliabile esploratore miscela suoni minimal Techno interrotti da richiami tribali di chiaro rimando breakbit.

Massimo Martellotta dei Calibro 35, porta in scena all’auditorium ” Postcards To: Mark Hollis” : uno speciale show dedicato al frontman dei Talk Talk nel quale si passa da brani solisti a cover più famose del leader del più interessante pop inglese.

MAi Mai Mai, che con il suo ultimo lavoro “Nel Sud”, si muove tra post punk, ambient ed elettro industrial accompagnato da visual creati in tempo reale dal video-artista Simone Donadoni.

Sabato 12

I due rapper Massimo Pericolo e Rancore che hanno portato una ventata di gioventù sia musicale che in carne ed ossa a questo Spring Attitude. Si è registrata infatti una fila copiosa all’ingresso per accaparrarsi i primi posti sotto palco. Da sottolineare che il brano presentato da Daniele Silvestri all’ ultimo festival di Sanremo con Rancore ha vinto il premio Luigi Tenco come miglior canzone 2019.

Gli Altarboy che partendo da un apparente e melenso synth pop si spingono verso un seducente mix di techno intima e precisa, pezzi acidi e groovy con alcune gemme melodiche inserite lungo il set. Oltre ad essere due dj apprezzati da tempo nell’ambiente romano ed internazionale, si sono fatti conoscere ai più come gli ideatori della colonna sonora delle seria Netflix Baby.

C’mon Tigre, un duo attorno al quale ruota un collettivo di musicisti provenienti da più parti del mondo che porta in scena una miscela di tradizione e sperimentazione, di suoni che dal più classico funk targato USA si versano in ritmi tribali africani, con estrema sapienza e precisione.

Ci sono state infine due collaborazioni che hanno reso più interessante, quasi magica, questa edizione SA : la prima con il centro di alta formazione Quasar Institute for Advanced Design che ha materializzato i progetti multimediali dei propri studenti; la seconda, la presenza di un partner d’eccezione come Netflix, che ha lanciato nelle Fonderie dell EX Caserma Reni, il film “El Camino” basato sulla rinomata serie ”Breaking Bad” , stupendo così i fan e i più curiosi con un DJ set multimediale già dalle prime ore del pomeriggio di sabato.
Ci auguriamo di poter assistere ad un’edizione SA 2020 che mantenga il livello musicale e sperimentale toccato quest’anno dagli organizzatori.

A risentirci,
Serena Adiletta

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Pubblicato il: 15/10/2019 da Skatèna