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Sven Vath – Live @ Love Parade 2000 Berlin

Sven Vath – Live @ Love Parade 2000 Berlin

di Skatèna

 

All’undicesima edizione del “rave” più grande del mondo di allora (stiamo parlando di luglio 2000) che vide la partecipazione di più di un milione di giovani in festa tra techno, allegria, ma anche droga e un morto, il set di Sven Vath fu tra quelli più spettacolari.

Buona visione!

Da Repubblica dell’08 luglio 2000.

BERLINO – Sono più di un milione, sono giovani e allegri, hanno pacificamente occupato da ore il centro di Berlino danzando ai ritmi della musica techno in nome della gioia di vivere, della tolleranza e della voglia di trasgressione e festa. Ecco la Love Parade, prima edizione del nuovo millennio: per l’undicesima volta, il più grande raduno rave del mondo ha conquistato la capitale tedesca. Al motto di “One world, one love parade”, un solo mondo e una sola love parade, i ravers sono venuti da ogni angolo d’Europa al loro grande appuntamento. “La nostra festa è un simbolo di tolleranza e pace, teniamola sempre viva”, ha detto l’ideatore del raduno, il dj Doktor Motte, parlando nel tardo pomeriggio alla folla. Finora tutto si svolge in relativa tranquillità: ventitre persone sono state fermate per spaccio di droga, e ieri sera un giovane è morto perché in preda all’ecstasy si è sporto dal finestrino della S-Bahn, il metrò veloce sopraelevato, mentre sopraggiungeva un altro convoglio nella direzione opposta che lo ha travolto.

“Ma in sostanza è tutto tranquillo”, ha detto il ministro regionale dell’Interno della città-stato di Berlino, il dc Eckard Wertebach, mischiandosi alla Porta di Brandeburgo ai teenagers danzanti.

Come ogni anno, i giovani si sono radunati in due punti della città, ripercorrendo con i loro cortei i luoghi simbolici delle tragedie che nel secolo scorso hanno visto Berlino al centro della Storia. A ovest il corteo è cominciato da piazza Reuter, intitolata al sindaco che fuggì negli anni trenta all’estero per scampare alla Gestapo, e il cui figlio divenne numero uno della Mercedes. A est ha mosso dalla Porta di Brandeburgo, quella lungo cui passava il Muro della Vergogna. Punti d’incontro, a metà del Viale 17 giugno intitolato alla rivoluzione anticomunista schiacciata nel sangue all’est nel ’53, la Colonna della Vittoria edificata dal Kaiser dopo la vittoria su Napoleone III e la spianata col monumento ai caduti dell’Armata rossa. “Sono i simboli del passato, noi siamo cresciuti al ritmo della techno, con la voglia di festeggiare, incontrarci e amarci”, dice Christian di Solingen in diretta davanti alle telecamere del network RTL 2 che trasmette senza interruzione la Love parade dal vivo. “Gran musica, bella gente, tanta voglia di divertirsi, questo ci attira qui da ogni angolo”, aggiunge accanto a lui la sedicenne Svenja di Leverkusen, nel cuore della Ruhr.

Cinquanta autotreni con enormi altoparlanti diffondono i ritmi rave a ogni angolo del corteo, e altrettanti tir col pianale lasciato a bands e gruppi di danzatori seminudi animano l’atmosfera. E in serata, dopo l’arrivederci all’anno prossimo pronunciato da Doktor Motte sotto la colonna della Vittoria, la festa è continuata, nella spianata davanti alla torre della radio del settore ovest e in cento e più discoteche e locali della metropoli.

E la città come ha sopportato l’evento? “Droghe e clima orgiastico sono inevitabili, ma questo è il giorno-simbolo della tolleranza”, dicono i portavoce della polizia. Ingorghi sull’autostrada urbana di Berlino Ovest e sulla A 2 che corre verso Hannover – con diversi incidenti seri – hanno creato problemi, ma nel complesso grazie ai trasporti pubblici, e nonostante la chiusura della linea 2 del metrò per un incendio in una stazione con undici feriti, la città ha vissuto una giornata di circolazione nei limiti del normale. Duemilacinquecento poliziotti hanno vegliato sull’ordine pubblico, da domenica mattina toccherà a centinaia di “arancioni”, gli spazzini di Berlino così chiamati dal colore delle loro tute, ripulire il centro prima del prossimo lunedì come tanti.

 

Pubblicato il: 25/08/2020 da Skatèna