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“The Yellow Shark”: il genio di Frank Zappa sul palco dell’Auditorium, tra rock e classica

“The Yellow Shark”: il genio di Frank Zappa sul palco dell’Auditorium, tra rock e classica

di Fabrizio Corgnati

Per celebrare i venticinque anni dalla scomparsa di Frank Zappa, il Romaeuropa Festival ha organizzato lo scorso mercoledì 10 ottobre alla sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica un evento che non possiamo che definire storico. Per la prima volta dal 1992, quando diresse al posto del compositore, già acciaccato nel fisico dalla sua malattia, la registrazione del vivo che avrebbe costituito “The Yellow Shark”, l’ultimo album dell’artista nonché uno dei suoi massimi capolavori, Peter Rundel, uno dei più importanti direttori dell’orchestra del mondo, è tornato a dirigere quelle musiche in Italia. Ad eseguirle, in questa occasione, è stato l’ensemble Giorgio Bernasconi dell’accademia Teatro alla Scala, prima al piccolo Teatro di Milano, poi a Roma e infine al teatro Valli di Reggio Emilia.

Ed è stato un po’ come far rivivere, almeno per una sera, il grande Frank. Strumenti percossi, voci, sirene, pistole giocattolo: “The Yellow Shark” porta sul palco tutta la follia e la libertà artistica di questo genio della musica del Novecento. E chissà quanto si sarà divertito, guardandoli da chissà dove, a vedere gli orchestrali milanesi costretti a fare appello a tutta la loro maestria per realizzare la difficilissima impresa di eseguire questa partitura. E noi che, nel frattempo, ci sforzavamo di capirla. Quello che si è realizzato all’Auditorium è stato un magico cortocircuito: nell’orchestra come nel pubblico, dove si incontravano fianco a fianco appassionati di musica classica e maniaci del rock.

Non è un caso, ma l’ultimo prodotto di un artista che proprio dalle sue influenze stilistiche diversissime aveva saputo costruire «una figura eccezionale perché apparteneva a due mondi: quello della musica pop e quello della musica classica», come affermò Pierre Boulez. Tanto che, nel bis, tra archi, legni e ottoni, spuntano anche una chitarra elettrica e una batteria. Frank Zappa è stato un fenomeno capace di abbattere barriere dei generi musicali. E, oggi più che mai, di chi abbatte barriere si sente davvero un gran bisogno.

Pubblicato il: 15/10/2018 da Redazione Radio Città Aperta