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Tom Morello: «Mi stupisce chi ascolta i Rage Against The Machine senza alcuna consapevolezza dei temi che trattiamo»

Tom Morello: «Mi stupisce chi ascolta i Rage Against The Machine senza alcuna consapevolezza dei temi che trattiamo»

«Non finisce mai di stupirmi il numero di persone che ascoltano i Rage Against The Machine senza alcuna consapevolezza dei temi che trattiamo o delle nostre posizioni sui temi della contemporaneità».

 

Così ha scritto Tom Morello sul suo profilo Twitter raccontando un aneddoto relativo a una coppia incontrata al ristorante.

«Qualche tempo fa stavo parlando con una coppia al ristorante, erano grandi fan di Killing In The Name. La signora ha detto, “Amo quella canzone. Mi ha aiutato a ribellarmi ai miei genitori e, più avanti, anche contro il vaccino! (per il Covid-19, ndr). Allora ho detto: “Signora, quella canzone parla di poliziotti razzisti che spesso si comportano come il Ku Klux Klan nel nome della supremazia storica dei bianchi. Che sono dei lacchè leccapiedi, e scagnozzi della classe dominante, capitalista e razzista”. E lei se n’è stata lì a masticare e sbattere le palpebre, masticava e sbatteva le palpebre”».

Numerosissimi i commenti degli utenti al post, sia in positivo che in negativo.

Alla fine il chitarrista dei RATM ha scritto:

«La mia posizione sulla “macchina della guerra” non è mai cambiata da quando ero un adolescente: tutti i presidenti degli Stati Uniti che ho visto sono stati dei criminali di guerra, almeno secondo gli standard della Convenzione di Ginevra. E se ci fosse un briciolo di giustizia al mondo, sarebbero trattati come tali».


Fonte immagine in evidenza: https://www.flickr.com/photos/rudeoner/6434841957/


 

 

 

Pubblicato il: 08/11/2024 da Skatèna