Tom Waits reinterpreta “Bella Ciao”
Fare qualche tipo di musica politica, oggi, è contraddittorio. Bisogna agire contro qualcosa senza trasformarsi, senza finire per assomigliare a quello che detesti. A volte è difficile capire cosa fare, e immagino che si facciano molti errori, così da imparare qualche lezione. Ma sapevo questa cosa dal giorno dell’elezione di Trump: non starò zitto di fronte a un dittatore sfigato e arancione. Non esiste. – Marc Ribot, a proposito del nuovo clima politico instauratosi negli Stati Uniti dopo l’elezione di Trump.
di Skatèna
Eccolo il video, girato da Jem Cohen (un cut-up di immagini prese durante una dimostrazione anti-Trump a Washington) di Bella Ciao, la canzone da sempre simbolo della lotta al fascismo, qui reinterpretata da Tom Waits insieme ad “uno dei più grandi chitarristi in circolazione”, Marc Ribot, e presente nel disco di quest’ultimo, Songs of Resistance 1948 – 2018, una raccolta di canzoni di protesta uscito per ANTI-Records.
L’inno della Resistenza italiana diventa dunque oggetto di una rilettura, a testimonianza, ove ce ne fosse bisogno, della vitalità e dell’attualità di un brano, che ha una portata ideale di cui, con ogni evidenza, sentiamo ancora il bisogno. (Fonte: blogdellamusica.eu)