Torna in Italia l’acid Jazz dei Galliano

Dopo la data al Locus Festival dello scorso agosto, che ne sanciva il ritorno sulle scene dopo anni di silenzio, torna in Italia il collettivo dei Galliano per un tour di quattro date che parte dal Monk di Roma (3 aprile) per poi arrivare a Milano (Santeria, 6/4) dopo aver toccato Bari (Teatro Forma, 4/4) e il Locomotiv Club di Bologna il 5.

A 30 anni di distanza dal loro ultimo disco, il 2024 ha visto la pubblicazione di un nuovo album, Halfway Somewhere che ne ha ribadito il valore e la creatività, doti che ne avevano sancito la nomina a padrini dell’Acid Jazz, stile musicale che tra la fine degli anni Ottanta e la metà dei novanta, soprattutto nel Regno Unito, contraddistingueva un irresistibile miscellanea di Funky, Soul e ovviamente Jazz.

Di quella schiera di talentuosi musicisti fecero parte nomi come Working Week, James Taylor Quartet, Young Disciples e Brand New Heavies, per limitare il nostro elenco agli esponenti più celebrati.

Titolari di un pugno di album particolarmente interessanti la cui presenza nelle playlist dei maggiori Club di mezzo mondo fu una costante per molte stagioni musicali, i Galliano si sono sempre contraddistinti per i prestigiosi collaboratori di cui si sono sempre avvalsi nelle loro opere, a cominciare dal vibrafonista Roy Ayers, recentemente scomparso per non dimenticare il ‘fratello maggiore’ Mick Talbot, fondatore insieme a Paul Weller degli indimenticabili Style Council.

I Galliano di oggi sono il leader Rob Gallagher e la partner e cantante Valerie Etienne (Auntie Val), insieme a Ernie McKone al basso, Crispin Taylor alla batteria e Ski Oakenfull alle tastiere, presenti anche nell’album più recente che ci ha piacevolmente confermato lo spessore e la qualità della loro proposta musicale, di certo non originalissima ma sempre molto genuina e sincera, che promettere di essere esaltata e maggiormente apprezzata nelle loro, attesissime, imminenti esibizioni live

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