Arriva il documentario sugli Uzeda: intervista alla regista Maria Arena e alla cantante Giovanna Cacciola
Maria Arena, regista, presenta il documentario Uzeda – Do It Yourself con Giovanna Cacciola, cantante dello storico gruppo underground siciliano.
Maria lavora da anni a questo documentario per restituire al pubblico una narrazione fedele e intima della band indipendente che, restando di base a Catania, ha esportato la propria musica spigolosa nel mondo grazia all’etica DIY che li contraddistingue da sempre. E’ ancora in corso la campagna di crowdfunding per la realizzazione di questo importante lavoro. Racconta Maria:
“The best plan is ‘the no plan” è la frase che ho spesso sentito ripetere ad Agostino Tilotta, chitarrista della band Uzeda. Un po’ come dire virennu facennu, si vede facendo, tipica espressione del sud che invita a fare senza troppi programmi: adattare la progettualità agli accadimenti.
Ed è così che ho iniziato questo film, senza un piano, seguendo il desiderio di fissare un pezzetto di vita e di storia degli Uzeda, perché ci fosse una traccia audiovisiva che raccontasse il modo di essere di una band indipendente che ha mantenuto questa prospettiva per 30 anni.
Un film per scoprire come si può vivere mettendo al primo posto la musica, la ricerca, la sperimentazione, il dialogo con se stessi, una economia senza plusvalore. I soldi, proprio come la chitarra, il basso, la batteria e le corde vocali, sono solo uno strumento; e il suono non è la somma degli strumenti, è altro, è qualcosa di dirompente che si scatena. Posizione radicale, senza compromessi, che mi ha rapita dal pensiero catastrofico e autodistruttivo imposto all’immaginario dalla società in cui tutti abitiamo.
Quello sulla band Uzeda è il terzo film indipendente di Maria Arena dopo ‘Gesù è morto per i peccati degli altri’ (2014) girato a Catania e ‘Il terribile inganno’ (2021) girato a Milano, selezionati nei festival italiani, distribuiti nei cinema d’essai e oggi disponibili online, il primo su varie piattaforme on demand tra cui 1895.Cloud, il secondo su Infinity. È nata a Catania e vive a Milano dove si è laureata in Filosofia e diplomata in Regia alla Scuola Civica di Cinema. Ha due figli di 23 e 21 anni. Ha realizzato cortometraggi, film documentari, videoclip, video installazioni, spettacoli teatrali. È docente in Linguaggi e tecniche dell’audiovisivo e coordinatrice del corso di Cinema all’Accademia di Belle Arti di Catania. Ha scritto il libro ‘Falso movimento, laboratorio audiovisivo tra analogico e digitale’, Ed. Bonanno 2011.
BIOGRAFIA
Il gruppo nasce nel 1987 dall’unione dei chitarristi Agostino Tilotta e Giovanni Nicosia, dal bassista Raffaele Gulisano, dal batterista Davide Oliveri e dalla cantante Giovanna Cacciola e prende il nome da quello di una delle porte della città d’origine, Catania.
Dopo vari concerti in tutta Italia, la band firma il primo contratto discografico con l’etichetta romana A.V. Arts; con questa registrerà due album: Out of Colours del 1989 e Waters del 1993. Proprio in quest’ultimo lavoro, e specialmente nell’ultimo brano Big Shades and Tides, si nota un mutamento del sound, adesso indirizzato verso il noise rock.
In questi anni, gli Uzeda incontrano il chitarrista degli Shellac, Steve Albini, che registrerà tutti i loro dischi, a partire dal secondo, ad eccezione di The Peel Sessions; inizia da qui un’amicizia che porterà i due gruppi a diverse tournée insieme nel corso degli anni.
Nell’autunno del 1994, la band riceve l’invito a suonare nello storico programma del disc jockey John Peel, negli studi radiofonici di Londra della BBC; il gruppo è l’unica band italiana, insieme alla Premiata Forneria Marconi, ad aver mai preso parte alla trasmissione e l’unica italiana in assoluto a vedere pubblicate le proprie Peel Sessions. Il disco, edito dalla Strange Fruit Records, riporta sulla copertina sette tracce, ma in realtà se ne contano in totale soltanto sei.
Nel 1995, Giovanni Nicosia lascia il gruppo e gli Uzeda firmano un nuovo contratto discografico per la casa americana Touch and Go Records. Viene pubblicato nello stesso anno 4, il cui titolo è alquanto emblematico; il gruppo è composto adesso da quattro componenti, l’album è il quarto lavoro e conta quattro tracce. Tre anni dopo, nel 1998, esce un nuovo lavoro intitolato Different Section Wires, dalle sonorità più decise e scarne.
Dopo il tour di Different Section Wires, il gruppo prenderà una pausa di otto anni, senza comunque mai sciogliersi. Durante questo periodo Agostino e Giovanna, insieme a Damon Che (batterista dei Don Caballero), continuano la loro attività musicale, formando i Bellini e pubblicando due album, intitolati Snowing Sun del 2002 e Small Stones, del 2005.
Davide Oliveri e Raffaele Gulisano compongono insieme a Gianna Nannini l’album Aria e le musiche per il cartone animato Momo alla conquista del tempo di Enzo D’Alò, regista del più famoso La Gabbianella e il Gatto.
Dopo la lunga pausa, gli Uzeda tornano sulle scene pubblicando il 12 settembre 2006 il loro sesto lavoro, chiamato Stella, sempre su etichetta Touch and Go Records. Nel 2007, Giovanna Cacciola partecipa all’EP The Phoenix Tree dei giapponesi Mono, come voce recitante nella traccia Black Rain. [Fonte: Wikipedia]
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