Cresce il MicroMuseo della Tuscia: intervista ad Antonio Arèvalo
Il curatore, poeta e scrittore Antonio Arèvalo è tornato ai nostri microfoni per presentare il MicroMuseo della Tuscia di Sipicciano (Viterbo).
Antonio Arèvalo
Antonio Arèvalo, scrittore e critico d’arte contemporanea, vive nella Tuscia viterbese. Con le sue risorse ha acquistato una torre di origine medievale alta 12 metri, al centro della cittadella in cima alla collina che ospita il piccolo comune di Sipicciano, frazione di Graffignano (Viterbo). Fu originariamente costruita come torre di osservazione e di difesa del Palazzo Baronale. La Torre è l’icona più rappresentativa di questo borgo, come si può vedere in ogni foto e nelle illustrazioni di Sipicciano. In epoca contemporanea venne utilizzata come torre di distribuzione dell’energia, come testimoniano le vecchie linee elettriche, prese, carrucole e luci di sicurezza ancora presenti sulla torre.
Il progetto è quello di convertire la Torre in un MicroMuseo e inserirlo nel circuito internazionale dei musei di arte contemporanea. Con l’alleanza tra Palimpsesto APS e il Comune di Graffignano, nel giugno 2023 la torre è stata aperta al pubblico: poiché era la fonte di luce di tutto il paese, il primo artista invitato è stato l’artista cileno Iván Navarro (Santiago del Cile), che dello studio della luce ha fatto la sua firma: i visitatori possono quindi immergersi nell’opera site specific Eccidio, pensata per Sipicciano. Un’inquietante scritta al neon, che grazie al gioco di specchi creato nell’effimero pozzo si moltiplica all’infinito quasi a penetrare le viscere della terra. “Il suo lavoro è sicuramente giocoso, ma anche caratterizzato dalle idee di potere, controllo e reclusione”, commenta Arévalo. “Le sue installazioni ci restituiscono il mistero e il valore simbolico dell’energia ancestrale” (Massimo Mattioli – Artslife, 2024)
Eccidio – foto di Fabio Milani
Antonio e i suoi collaboratori hanno l’obiettivo di mantenere vivo questo spazio con una proposta curatoriale d’avanguardia che incorpori variabili tecnologiche ed elementi della realtà contemporanea. Il recupero della Torre rappresenta non solo un obiettivo strategico per l’identità di Sipicciano; è infatti destinato a diventare un punto focale e originale nel circuito delle arti visive in Europa e nel mondo.
Il progetto infrastrutturale della torre intende raggiungere la sua valorizzazione e la capacità di svolgere un ruolo significativo e vitale nello sviluppo urbano di Sipicciano come insediamento umano per le arti.
La prima fase è stata il restauro e la protezione della copertura della torre e del suo piano terra: scale, accessi, elettricità, attivazione della segnaletica per aumentare la circolazione delle persone attorno e all’interno di questo forse il più piccolo museo di arte del mondo.
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