“Essere giovani non è una scusa”, la generazione rider raccontata da Danilo Lampis
Il giovane scrittore sardo Danilo Lampis ha presentato il suo primo libro Essere giovani non è una scusa (Castelvecchi, 2021). Quando un operaio sardo viene licenziato dalla fabbrica dove lavorava da più di vent’anni, la vita dei suoi due figli cambia da un giorno all’altro. Alessandro, che cercava il suo futuro a Bologna, vede infrangersi il sogno di una carriera accademica. Francesco, falegname in Sardegna, capisce che il suo lavoro sicuro può garantirgli solo una vita di frustrazioni. Le loro risposte sono alternative, quasi opposte: da un lato la realtà alienante delle consegne a domicilio e dei supermercati h24, dall’altro quella feroce di una strada senza ritorno; ma entrambe sono dettate dalla precarietà e dal desiderio di riscatto. Essere giovani non è una scusa è una vivida istantanea dei giovani del nostro tempo, un romanzo sulle aspirazioni, le paure e gli amori della “generazione rider”; una denuncia del presente e insieme, tra realtà e fantapolitica, la visione di un futuro possibile.
Con Danilo si è parlato della Sardegna – e dei problemi dovuti a un processo di industrializzazione esogena che ha finito per mostrare purtroppo tutti i suoi limiti – ma anche della generazione precedente a quella dei millennial: l’imminente ventennale delle manifestazioni contro il G8 di Genova ha portato a interessanti riflessioni.
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