Il sospetto di Francesco Maselli
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1934: un operaio italiano ex militante comunista radiato da due anni dal partito, fuoriuscito in Francia, chiede di essere riammesso: gli viene dato incarico di prendere contatto con I compagni di Torino, ma in realtà viene usato per stanare un infiltrato dell’Ovra, finendo a sua volta nelle prigioni fasciste. Un thriller politico, inquietante e caratterizzato da sapiente tensione narrativa. Gian Maria Volontè straordinario, in una recitazione essenziale e sottotono. Musiche di Giovanna Marini, che sottolineano e definiscono una Torino angosciosa e spettrale.
Visti in prima visione, la rubrica curata dal nostro esperto cinefilo Marcello Gerardi, si occupa de Il Sospetto di Francesco Maselli.
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1934: un operaio italiano ex militante comunista radiato da due anni dal partito, fuoriuscito in Francia, chiede di essere riammesso: gli viene dato incarico di prendere contatto con I compagni di Torino, ma in realtà viene usato per stanare un infiltrato dell’Ovra, finendo a sua volta nelle prigioni fasciste. Un thriller politico, inquietante e caratterizzato da sapiente tensione narrativa. Gian Maria Volontè straordinario, in una recitazione essenziale e sottotono. Musiche di Giovanna Marini, che sottolineano e definiscono una Torino angosciosa e spettrale.
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