In viaggio con il gabbiere Maqroll: intervista a Federico Sirianni
Il cantautore genovese Federico Sirianni ha parlato agli ascoltatori del suo nuovo album Maqroll e del live di questa sera all’Antica Stamperia Rubattino di Roma.
Federico Sirianni (Genova, 1968) è un cantautore italiano. È considerato uno degli eredi del cantautorato genovese.
Nei primi anni 90, assieme ad Augusto Forin, Marco Spiccio e Fabrizio Casalino fonda il gruppo La Giostra dei Pazzi, con cui vince il Festival degli sconosciuti di Ariccia nel 1992. Parallelamente all’attività col gruppo, Sirianni porta avanti la propria carriera di cantautore, nel 1993 partecipa al premio Tenco con i tre brani Caldo da impazzire, Estranei e I canti di Natale, con cui si aggiudica il premio come miglior esordiente, e nel 1994 vince il Premio Regionale Ligure per la Musica. In questi anni frequenta il teatro di Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, coi quali scrive alcuni spettacoli di teatro canzone che verranno poi messi in scena nei teatri genovesi e soprattutto con Sergio Maifredi del teatro della Tosse mette in scena Delitti esemplari in concerto, tratto dal testo di Max Aub e la collaborazione di Giorgio Gallione che porta allo spettacolo Leggende metropolitane. Dopo un lungo viaggio nella Bulgaria post sovietica, forma la Molotov Orchestra con cui intraprende una intensa attività di concerti e registra nel 2002 il primo album Onde Clandestine, prodotto da Giangilberto Monti. Nel 2004 rappresenta Genova – Città della Cultura presso la Literature Hause di Monaco come rappresentante nell’ambito musicale di Genova – Città della Cultura. Nello stesso anno la partecipazione alla prima edizione del Mantova Musica Festival e il ricevimento del Premio Recanati della Critica con la canzone Alle 7 della sera.
Nel 2006 esce il secondo lavoro discografico Dal basso dei cieli, che contiene il brano Perché la vita con cui si aggiudica il premio Umberto Bindi.
Affascinato dalla cultura del Portogallo, nel 2007 riprende a fare teatro e mette in scena Soy poeta y nada más reading-concerto dedicato alle poesie di Pedro Pietri grazie al quale viene invitato al Festival internazionale di poesia di Genova. Sempre nel 2007 è in Grecia ad Atene, Kilkis e Salonicco con lo spettacolo d’arte varia Amarkord Varieté, produzione greco-italiana, con la partecipazione di Jango Edwards e nel 2009 rilegge l’opera di John Fante Chiedi alla polvere realizzando insieme a Silvia Bacigalupo il reading-concerto Chiedete di Camilla Lopez. Nel 2010 riceve il Premio Lunezia DOC per il valore musical-letterario delle sue opere. Nel 2013 esce il terzo album in studio, Nella prossima vita, suonato e arrangiato insieme agli Gnu Quartet e nel dicembre dello stesso anno esce Vinile di Natale – Dio dei Baraccati, album stampato in vinile in sole 100 copie numerate. Nel novembre 2016 esce l’album Il santo a cui hanno partecipato tra gli altri Gnu Quartet, Giua, Paolo Bonfanti e Arturo Brachetti.
Di Maqroll, il nuovo album uscito nel 2021, hanno scritto:
Federico Sirianni, nato vecchio e cresciuto bambino, nel suo nuovo concept album, Maqroll, incrocia le proprie parole con quelle di Álvaro Mutis, prende per mano le storie di tutti noi, le mette in fila, cuce con pazienza riferimenti alti a Keats e Chopin, Kavafis e Melville, Borges e Bolaño, insieme alla fatica triviale e prosaica del mestiere di vivere, e ci porta in una navigazione composta di dieci tracce e dodici racconti, in un cargo che trasporta parole e immagini, musica e fotografie, riflessioni e folgorazioni, piccole allegrie e ruggine di salsedine, ché siamo tutti naviganti con l’acqua alla gola, succubi e eroi dell’incollocabilità.
E in questo Tramp Steamer, che sembra sul punto di affondare, eppure (r)esiste a pelo dell’acqua, fra marosi dell’anima, catastrofi del cuore e bonacce minacciose, siamo in ottima compagnia: oltre alle canzoni, troviamo un libro – antologia di scrittori, poeti, illustratori e fotografi, come Anna Lamberti-Bocconi, Vincenzo Costantino Cinaski, Guido Catalano, Giorgio Olmoti, Saba Anglana, Riccardo Cecchetti, e perfino Martha Canfield, traduttrice e amica di Álvaro Mutis, che compongono una poliedrica “Ballata dell’incollocabilità”, un libro prezioso e originale. (Laura Bianchi, Mescalina)
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