Interview with Mike Noegraf | 24-9-2022
Mike Noegraf
Intervista a Mike Noegraf, pubblicata come podcast su Radio Città Aperta il 26/9/22 ma registrata in occasione dei Glory Days in Rimini 2022.
Eleonora Tagliafico
Come stai Mike?
Mike Noegraf
Sto decisamente bene, sono in tour in Italia già da quattro date e sono andate tutte piuttosto bene.
ET
Chi è Mike Noegraf e da dove viene?
MN
Questa è una domanda simpatica. Chi lo sa?! Vengo dalla Francia e vivo vicino a Lione. Ho suonato musica per 25 anni, iniziando quando ero un teenager; ho suonato per un po’ in diverse band punk-rock; l’ultima con cui ho fatto un tour si chiama “The Traders”, è un trio, e poi ho iniziato questo progetto dieci anni fa.
ET
Com’è la scena punk/hc in Francia?
MN
Penso che sia simile a quella italiana, ci sono un sacco di brave band, e c’è questa connessione tra le associazioni e tutta la roba DIY, così che puoi facilmente trovare posti dove suonare e persone che te le mettono a disposizione.
ET
Si, perchè penso che in Italia (come anche fuori però NDA), abbiamo due “tipi” di musica punk: c’è la scena underground dove fai amicizie, vai ai concerti, ai locali e poi c’è quella dei grandi concerti.
MN
Si, avete diversi grandi festival, li abbiamo anche in Francia, c’è un festival nel Sud chiamato “Extreme Fest”, c’è qualche posto che propone il Punk in Drublic, ma non così tanto (come da voi NDA).
Perciò la scena indipendente si è maggiormente sviluppata nel nostro Paese.
ET
Quali sono i tuoi riferimenti musicali? Le tue ispirazioni?
MN
Questa è una domanda a cui è difficile per me rispondere. Sento come di non avere riferimenti nella mia musica, ma sono innamorato di artisti come Rocky Votolato di Seattle, Rob Moore di Toronto, Canada che è un mio amico, e ci sono un sacco di artisti con cui ho fatto dei tour che amo moltissimo come Joe McMahon degli Smoke of Fire, Yotam Ben Horin.
ET
Cosa hai scritto sulla tua t-shirt?
MN
In realtà è un regalo; l’ultima volta che sono stato in tour in Italia e abbiamo suonato insieme me l’hanno regalata; è una cosa che riguarda i tatuaggi, un mondo che adoro.
ET
Cosa mi dici a proposito di Springsteen? Cioè, siamo qui per questo fantastico festival i Glory Days in Rimini. Penso che Springsteen abbia influenzato la nuova generazione punk, specialmente quella folk e acustica, come Frank Turner i Gaslight Anthem, tu (forse?)
MN
Penso che tu abbia in qualche modo ragione, ma sai, dieci anni fa non era ancora venuta fuori questa cosa di Spingsteen che ispirava la scena folk punk; devo essere onesto, non è un artista che conoscevo davvero prima di venire ai Glory Days, conoscevo qualche sua hit; poi ho dovuto fare una cover di Springsteen (che è stato un accordo con il festival), perciò mi sono dovuto imbattere in lui e ho realizzato quanto figo sia, un punto per un Bruce Springsteen, non sono il primo fan della sua musica ma giustamente è il Boss.
ET
Hai suonato molto in Italia, non è vero? Ti ho visto quest’estate al Bay Fest e ho anche dato un’occhiata su internet e ho scoperto molte date nel nostro Paese.
MN
E’ iniziato tutto molti anni fa, penso che sia il Paese dove il progetto stia andando per il meglio (all’interno dell’Europa), sono venuto in Italia 5 anni fa per la prima volta e da allora sono tornato numerose volte, forse è la mia decima volta qui in Italia, penso perchè sia andato piuttosto bene e i confini sono molto vicini a dove abito perciò è più facile per viaggiare all’estero; amo anche la cultura italiana ugualmente, mia madre è per metà italiana perciò ci devono essere forse una questione di radici che mi fa voler tornare spesso in Italia.
ET
Hai notato delle differenze tra Italia, Francia o altrove tu abbia suonato? Per il pubblico, per come la musica è percepita…
MN
E’ uno scherzo?! (ride)
E’ una domanda difficile. Non è solo per il Paese e la cultura è più per ogni singolo promoter, per il pubblico…
ET
Allora, questa è una strana domanda, ma mi vengono in mente di notte, quindi…
Se potessi scegliere una stagione dell’anno per la tua musica, quale sarebbe?
MN
Questa è una domanda carina, penso che sarebbe l’autunno; non per la tristezza, ma per le cose che vanno più lente, dopo l’estate, il selvaggio che sta per cadere, ed è ibernato…
ET
Cosa mi dici della canzone (Moving West nda) che esegui creando un circolo di persone dal tuo pubblico e inizi a suonare e cantare girando e guardando ognuno negli occhi?
MN
E’ qualcosa che ho iniziato a fare cinque/sei anni fa; volevo solo sentirmi più vicino alle persone, volevo farle sentire coinvolte nello spettacolo, ma non per farle cantare, perchè so che molte persone sono timide, può essere imbarazzante per alcune persone cantare con te quando non conoscono la tua musica; era più un creare connessione tra le persone. La cosa che faccio è andare nel mezzo della folla e chiedere alla gente di circondarmi, giro in tondo mentre canto, guardando negli occhi tutti, e la cosa più figa è che quando non guardo qualcuno, la gente inizia a guardarsi tra sè, perciò la connessione non è solo tra me e le persone, ma anche tra persone e persone; è creare una forma di relazione in cui non ci sono barriere sociali, non so chi siano, che orientamento politico abbiano, si tratta più di essere umani, tornare alla propria natura.
ET
Potresti descrivere un possibile futuro per la tua musica?
MN
Vorrei riuscire a farlo.
Rilascerò presto uno split EP ad Ottobre, in edizione limitata che ho registrato a casa con il mio migliore amico con cui ho iniziato a fare musica 25 anni fa, perciò per festeggiare questo anniversario ci sarà questa edizione limitata a sole 100 copie in cd e poi farò uscire un altro split con questo ragazzo della band punk-rock Uncommonmen che sono stati una grande band in Francia e nel mondo nel 2000; quindi lavorerò sul quarto album, sto scrivendo tipo quaranta canzoni e ne sceglierò tipo dieci per fare il nuovo album.
Thanks so much Mike Noegraf and Glory Days!