Max intervista Marco Marzocca
Articolo e podcast a cura di Massimiliano Montenz
Ieri 21 aprile Roma ha compiuto 2.775 anni..
E al Teatro Manzoni ha debuttato lo spettacolo due giorni a settimana di e con Marco Marzocca e Stefano Sarcinelli con la partecipazione di Leonardo Fiaschi.
Ho intervistato Marco per farci raccontare (e farvi ascoltare) che tipo di commedia ci dobbiamo attendere venendo a Teatro..
In verità l’intervista e le parole di Marzocca hanno detto anche molto altro. Grazie al ricordo di Gigi Proietti, Marco mi ha raccontato che anche per lui come diceva il Maestro, ..il pubblico è la gioia.. e quindi il ritorno sul Palco (nella bella cornice del Teatro Manzoni) non può che farci sorridere solo per il fatto di esserci definitivamente lasciati alle spalle (ma fa gli scongiuri) una pandemia drammatica soprattutto per questo settore artistico.
Ci penserà poi la deliziosa commedia all’italiana con l’interpretazione dei tre grandi artisti a fare il resto.
Da ieri dunque e fino al 15 maggio chi andrà a vederli potrà di nuovo provare , fra battute e ironia, l’emozione di interagire quasi con i personaggi, situazione che solo in Teatro si può realizzare.
Le storie raccontate ruotano intorno alla traccia principale del rapporto fra un padre e un figlio e i tentativi di quest’ultimo di affrancarsi dalla propria debolezza e fallimenti che la vita gli presenta. E si intrecciano anche nell’incontro con l’immancabile Ariel, domestico tuttofare, brillante invenzione artistica di Marco che ci fa calare anche in un racconto di grande umanità che si avverte anche nelle sue risposte alle mie domande circa la situazione attuale che stiamo vivendo. Marco non si esime dall’affrontare concetti scomodi in questo momento in cui il mondo a che fare con una nuova guerra.
La Pace ci dice Marco ha in sè un concetto e un’idea ..che non ha niente a che fare con la politica.. .. noi abbiamo questa bruttissima, orrenda abitudine di infilare la politica comunque.. (sue parole).
E ribadendo il suo pensiero che .. gli esseri umani sono un’unica cosa.. ci lascia con un’altra speranza (e qui stavolta gli scongiuri li faccio io) .. che si arrivi a miti consigli da tutte le parti.
Uno spettacolo da vedere quindi anche per il grande valore delle tre Persone-Artisti che troverete in scena.
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