Reptilarium, il futuro ha il sangue freddo | Rosso Malpelo 28-12-2020
Lunedì 28 Dicembre 2020 è stata ospite a Rosso Malpelo Sandra Albanese, tra i protagonisti di Reptilarium, nuova esperienza immersiva del progetto ProjectXX1.
Oltre al podcast dell’intervista, vi presentiamo anche la recensione dell’evento a cura di Tiziana Battiston dell’Associazione culturale Controchiave.
“Quando ProjectXX1 chiama, io rispondo.
Con Project XX1 lo spettatore si fa parte della scena, si fa accompagnare nella storia dagli attori, e decide come e quando agire. Suona strano? Allora proviamo così: ve li ricordate i librogame? Ecco: provate a immaginare un librogame dal vivo. Aggiungeteci storie imprevedibili, attori appassionati e pieni di talento, la vostra voglia di giocare e di farvi personaggio, intrecci articolati che vi incastreranno il cervello, realtà parallele, oggetti di scena da toccare, portare in giro. Questo è quello che ci si può aspettare da Project XX1 in una situazione… normale. Quando Project XX1 incontra le restrizioni anti-Covid, non rinuncia all’esperienza immersiva e crea “Reptilarium”, pensato per la fruizione digitale in tempo reale. Basta una connessione internet, il proprio telefono, un indirizzo e-mail e un account Facebook per un tuffo in un futuro distopico chiuso in lockdown permanente, in cui ci si aggira tra personaggi senza scrupoli, ragazze dal cuore d’oro e colpi di scena dietro l’angolo.
Acquistato il biglietto qui, arriva una mail di conferma per data, orario e modalità di partecipazione.
L’esperienza di Reptilarium si fa in 4 ore (ma non vi fate spaventare – è possibile arrivare alla conclusione della storia un po’ prima, come è successo a me) o in due tranche da 2 ore ciascuna.
Come è iniziato il mio Reptilarium: alle 18, ora d’ingresso concordata, ricevo una mail con un’offerta di lavoro da parte di una fantomatica agenzia, The Garden. Potrei essere adatta al posto di lavoro come Oculus. Visiono i materiali che mi hanno mandato e sento quasi subito che c’è qualcosa di poco chiaro, in quest’agenzia – nonostante la presentazione allegra e positiva, tutta sorrisi e vestitini gialli. Mi sembra ci sia qualcosa fuori posto, ma decido comunque di farmi avanti. In qualità di Oculus potrei diventare l’accompagnatore virtuale dei Fiori dell’Agenzia… nome grazioso per descrivere accompagnatori professionisti al servizio dei desideri dei clienti di The Garden. L’Oculus è l’occhio attivo che scruta e che controlla, un Grande Fratello a ore che assicura il livello di prestazione ottimale e aziona meccanismi-rete per l’incolumità dei Fiori. Così dicono. Sarò pronta? Ma… è legale questa cosa? Iniziano i test attitudinali, e sembra le mie risposte siano soddisfacenti, perché poco dopo posso iniziare il training con l’Agenzia. Mi mandano dei video didattici su WhatsApp, rispondo alle loro domande cercando di trattenere le informazioni. Sto davvero parlando con qualcuno? Qui è tutto così strano… ricevo video di formazione in cui bot mi istruiscono e mi insegnano quali saranno i miei compiti di Oculus. Uno dei video in particolare mi mette inquietudine: un interrogatorio, condotto a martello da una voce robotica che demolisce ogni resistenza dell’uomo che tenta di difendersi dal suo assalto… fino a confessare cosa ha fatto con il Fiore.
Poco dopo, ricevo un messaggio da un numero sconosciuto su WhatsApp. Qualcuno mi scrive e sa già che sono entrata a far parte dell’Agenzia e sonda la mia volontà a sostenere un bene maggiore… ma le mie domande rallentano il tutto e la conversazione si interrompe bruscamente, accidenti a me. L’Agenzia mi aveva avvisato di possibili attacchi per carpire informazioni, ma pensavo fosse un messaggio anti-phishing di routine! Questo scambio concitato non fa che rafforzare la mia sensazione iniziale: qui qualcosa non va, ma cosa…? Improvvisamente i miei video didattici si interrompono ed entra in contatto con me una ragazza, che sarà la mia compagna d’avventura – Oculus lei stessa, ha perso i contatti con il suo Fiore Magnolia durante un incontro da lei supervisionato. Il telefono del Fiore è spento e improvvisamente l’Agenzia le impedisce l’accesso ai pannelli di controllo: sale il ritmo e la ragazza mi pressa, ha bisogno di me. Ma che c’entro io?!
Mi lascio trascinare in un vortice di mail, documenti falsi, video e telefonate dal fitto sottomondo di personaggi di Reptilarium. La mia voglia di starmene in disparte è molto meno forte del bisogno dell’Oculus e trovo un modo spiccio ma efficace di gestire richieste e contatti con i falsari, aggirando la sorveglianza dell’Agenzia e sfuggendo al peggio, probabilmente per pura fortuna, lo ammetto. E sempre fin troppo presto mi accorgo che la cara Magnolia è una donna molto inquietante: i suoi deliri durante le sessioni psicologiche a cui assisto mi sconcertano.
Di certo non ha raccontato la verità al suo povero Oculus, che non vuole accettare le informazioni che le passo, miope a causa del suo amore per Magnolia… e adesso ci sono dentro anch’io in questa storia… fino alla scelta finale. La teca… o la libertà?
ProjectXX1 è una garanzia. Garanzia che non avete idea di quello in cui vi state cacciando.”
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Reptilarium – il futuro ha il sangue freddo
Regia Alessandro D’Ambrosi, Riccardo Brunetti
Informazioni e acquisto biglietto qui