“Resistenza sempre”, intervista a Paolo Enrico Archetti Maestri degli Yo Yo Mundi
Paolo Enrico Archetti Maestri, voce degli Yo Yo Mundi , storica band folk rock piemontese, da sempre in prima linea per la tutela della memoria e della giustizia sociale, ha parlato agli ascoltatori dei nuovi progetti del gruppo e del concerto di questa sera assieme agli Indaco sul palco dell’Auditorium Parco della Musica di Roma.
Gruppo storico della canzone d’autore e del rock-folk italiano, gli Yo Yo Mundi vengono dal Monferrato, la terra di Luigi Tenco, delle canzoni di Paolo Conte, dei racconti di Pavese, Lajolo, Monti e Fenoglio e sono in attività da più di trent’anni.
Artefici instancabili di un girovagare in lungo e in largo per la penisola fatto di concerti, reading, spettacoli teatrali, sonorizzazioni, hanno spesso varcato gli italici confini: memorabile il tour di Sciopero in UK e Irlanda nel 2008 (fino alla replica in occasione dell’inaugurazione della Cineteca Nazionale di Tunisi).
Hanno all’attivo una quindicina di album: Evidenti tracce di felicità, è arrivato nella cinquina finale del Premio Tenco per la categoria Album dell’anno. Il più recente, La rivoluzione del battito di ciglia, segna una svolta sia nello stile che nella poetica. La loro musica, fin dagli esordi, è colorata, sghemba e piena di energia – gli Yo Yo Mundi sono selvatici e fanno “musica selvatica”, disse un giorno di loro Paolo Conte – , gli Yoyo sono stati uno dei primi gruppi italiani a utilizzare la fisarmonica al posto della seconda chitarra nel combo rock (ma anche il basso acustico), creando così sonorità originali che via via si sono trasformate, mantenendo la caratteristica vena folk, ma aprendosi a sempre nuove sonorità e sperimentazioni che brillano sia nei loro dischi (l’album “Munfrâ” , ad esempio, ha ottenuto grandi gratificazioni nel mondo della world music, classificandosi al secondo posto come album dell’anno nella categoria dedicata ai dischi in dialetto del Premio Tenco) e sia nei tanti progetti artistici che li vedono ideatori e protagonisti. Oltre alle musiche per numerosi spettacoli teatrali, colonne sonore per documentari hanno realizzato sonorizzazioni e rimusicazioni di diversi film muti in collaborazione con le più importanti cineteche e i festival dedicati (ad esempio quella di Sciopero, film di S. M. Ėjzenštejn, è stata portata in scena circa duecento volte con numerose repliche oltre confine – davvero straordinario il tour in UK e Irlanda del 2006! – e il relativo album, che ebbe un gran successo, verrà stampato per la prima volta su vinile proprio in occasione dei vent’anni dalla prima fortunatissima pubblicazione).
È bello dire che la loro cifra stilistica si è notevolmente evoluta anche grazie a meravigliose collaborazioni con artisti quali: Ivano Fossati, Lella Costa, Giorgio Gaber, Franco Branciaroli, Wu Ming, Giuseppe Cederna, Carlo “Carlin” Petrini, Moni Ovadia, Anna Oxa, Massimo Carlotto, Maurizio Camardi, Eugenio Finardi, Steve Wickham (The Waterboys), Marco Baliani, Stefano Tassinari, Teresa De Sio, Brian Ritchie e Gordon Gano (Violent Femmes), Guy Kyser (Thin White Rope), Michael Brook, Franco Battiato, Hevia, Paolo Bonfanti, Anna Maria Stasi (CFF), Giorgio Canali, Gianni Maroccolo, Andrea Chimenti, Lastanzadigreta, Banda Osiris, Giorgio Li Calzi, Alessio Lega, Patrizia Laquidara, Trey Gunn, Gang, Gianfranco Manfredi, Ricky Gianco, Cristina Nico e Beppe Quirici (solo per citarne alcuni).
Una band da sempre sensibile alle tematiche inerenti alla difesa dell’ambiente e dei diritti umani, che ha collaborato attivamente con associazioni quali Emergency, Amnesty International, LAV – Lega Anti Vivisezione –, ENPA, Espérance ACTI, Me.Dea Centro Anti Violenza, ANPI, Greenpeace, Antigone (Diritti e Garanzie Sistema Penale), Associazione Peppino Impastato (gli Yo Yo Mundi sono stati insigniti del Premio Musica e Cultura), Libera e Musica Contro le Mafie. Un gruppo che ha sempre desiderato – soprattutto – muovere il pensiero con la propria musica, non limitandosi a scrivere canzoni per divertirsi e divertire, animato da una passione culturale e narrativa legata a doppio filo con la memoria, la storia, il sociale, la solidarietà e l’ecologia, che sono da sempre il vero motore di questi musicanti determinati, curiosi e felici.
VALORI IN CORSO con Ludovica Valori
Ogni venerdì dalle 12 alle 14 e in replica il giovedì alle 12
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