Sterminate “Gruppo Zero”
Visti in prima visione, la rubrica curata dal nostro esperto cinefilo Marcello Gerardi, si occupa di Sterminate “Gruppo Zero” di Claude Chabrol.
Un piccolo gruppo di anarchici guidati dal catalano Bonaventura Diaz (Fabio Testi), denominato gruppo Nada sequestra l’ambasciatore degli Stati Uniti a Parigi. Sulla scorta di registrazioni del controspionaggio, governo e polizia sono ben presto sulle tracce della banda, che viene sterminata, causando la morte del diplomatico. Diaz però sopravvive e il commissario, che il governo usa come capro espiatorio per il massacro a sangue freddo effettuato, si mette sulle sue tracce. Finale tragico. Buona la tensione, soprattutto nelle scene d’azione, dotate di notevole forza. Lo sguardo di Chabrol colpisce per sarcasmo e totale disincanto: inutile lo sprovveduto idealismo dei terroristi, tra cui un immancabile Lou Castel, nel ruolo di un ubriacone, Mariangela Melato, ragazza emarginata ed annoiata, Maurice Garrell, un teorico fallito, Testi un impulsivo sprovveduto.
La condanna del regista per lo stato e l’antistato è totale, e lascia spazio ad un profondo disgusto esistenziale. Solo tratteggiate, però, le psicologie dei personaggi, che rimangono largamente inespressi. Non la migliore opera di Chabrol, comunque un film significativo per il suo tempo.
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