Woody Guthrie e le Faraualla a Valori in Corso del 24.5.24
Torniamo a parlare di Woody Guthrie in occasione della nuova edizione di Questa terra è la mia terra uscita per Marcos y Marcos con l’autore della prefazione, Daniele Benati. A seguire le Faraualla presentano il nuovo album Culla e tempesta (Zero Nove Nove, 2024).
Quello che Bob Dylan sognava, Woody Guthrie l’ha vissuto. Viaggi nei vagoni merci, sul tetto del treno, accampamenti nella polvere. Coltelli che volano, sbornie e schitarrate intorno ai falò. La solidarietà tra gli esclusi, la libertà che assapora chi non ha niente. Generoso fino all’incoscienza, Guthrie ha nutrito con la sua vita la storia della musica, felice di immaginare che altri – da Seeger a Dylan, a Springsteen – ne avrebbero tratto profonda ispirazione. In questo romanzo mitico, che vibra di ritmo e autentica avventura, Guthrie è testimone di un’America diversa, l’America anticapitalista degli anni Trenta. Sulla sua chitarra aveva scritto a grandi lettere: “This machine kills fascists”, e l’FBI aveva aperto un fascicolo su di lui. Ma questa terra è anche la nostra terra, quella che vorremmo e che amiamo, terra di resistenza, pace e accoglienza, e con questo libro Woody Guthrie ci invita a non dimenticarlo mai. Un inno alla musica, all’avventura, alla libertà.
L’America cantata da Woody Guthrie, per le strade, nei locali e tra le pagine di questo romanzo iconico, è l’America delle pianure sterminate, l’America dei vagabondi, l’America del popolo che si oppone, l’America dei sogni infranti, ma sempre presenti. Anima del rock più pura, Woody è stato uno dei poeti rivoluzionari americani, padre dei cantori on the road.
La sua eredità musicale è immensa.
Questa terra è la mia terra è il racconto della sua avventura con la vita e con la musica: vivido, acceso e visionario come le sue canzoni.
Un romanzo dallo spirito rivoluzionario, fuori dal coro, e per questo estremamente onesto, di chi racconta ciò che è.
A ottant’anni, e una manciata di mesi, dalla prima edizione americana, riscopriamo la terra e la musica di Woody Guthrie.
Il quartetto vocale Faraualla è nato nel 1995. Dopo aver approfondito singolarmente lo studio e la pratica della vocalità in ambiti musicali differenti, le quattro cantanti hanno trovato un interesse comune nella ricerca sull’uso della voce come “strumento”, attraverso la pratica della polifonia e la conoscenza delle espressioni vocali di diverse etnie e di periodi storici differenti. Gli esiti di questo lavoro si ritrovano nel repertorio faraualla, nelle composizioni originali come nei brani tradizionali. Le suggestioni di un percorso attraverso culture tanto lontane fra loro si fondono in una sintesi originale in cui emergono con forza le radici culturali del gruppo.
La Puglia, per secoli terra d’incontro e di passaggio di popoli, è presente nel “suono” che connota la formazione barese, negli strumenti che accompagnano l’esecuzione, nello stesso nome del gruppo. Faraualla è una delle cavità carsiche più profonde presenti sull’altopiano murgiano, a nord-ovest di Bari.
Ha pubblicato il suo primo lavoro discografico “Faraualla” per l’etichetta Amiata Records. L’album, pubblicato in Francia dall’etichetta Naive, ha ricevuto nel Luglio 2002 lo “Choc de la Musique”. Nel gennaio 2003 ha pubblicato il secondo cd “Sind’” sempre su Amiata Records, distribuito in Francia da Naive. Nel 2004 è stato pubblicato da Raitrade il live al Quirinale eseguito nel 2001. Nel 2008 è stato pubblicato il suo terzo lavoro discografico “Sospiro” per l’etichetta Felmay. Con il brano “Rikitikitavi” è nella compilation “Top of the World” della rivista Songlines 2008. Il 10 maggio 2013 esce il nuovo lavoro discografico “Ogni Male Fore”, a settembre già al quinto posto nella prestigiosa World Music Charts Europe. I brani del quartetto sono stati arrangiati per orchestra sinfonica dal Maestro Luigi Morleo e da settembre 2016 si è avviata una collaborazione con l’Orchestra Sinfonica della Città Metropolitana di Bari.
Il nuovo album Culla e Tempesta è composto da 14 brani che parlano di poesia e violenza, divertimento e sacrificio, guerra e resistenza, favole e dura realtà. 14 tracce, così diverse tra loro, cover e brani originali, testi in italiano, in dialetto, in inglese e poi, ancora una volta come nei lavori precedenti, in lingue inventate e sillabe sonore.
La scaletta
Estra – Gli anni Venti
Muni – Il lupo
The Black Heart Procession – It’s A Crime I Never Told You About The Diamonds
Intervista a Daniele Benati
Woody Guthrie – This Land Is Your Land
Various Artistis – This Train Is Bound For Glory
Ramblin’ Jack Elliott – Hard Travelin’
Woody Guthrie – Long Ways To Travel
Arlo Guthrie – Hobo’s Lullaby
Bob Dylan – Pledging My Time
Bruce Springsteen – The Ghost of Tom Joad
Faraualla – Hell Broke Luce
Intervista a Gabriella Schiavone delle Faraualla
Faraualla – Non Una Di Meno
Faraualla, Sonia Bergamasco – Elevation
Faraualla – Un due tre Amen!
Faraualla – Rumelaj
Elena Ledda, Gabriele Mirabassi – Serenada
Antonia D’Amore – Roma
Agnese Valle – Telefonami tra vent’anni
The Wreckery – Whistle Clean
Paolo Conte – Dal Loggione – Live alla Scala di Milano
VALORI IN CORSO con Ludovica Valori
Ogni venerdì dalle 12 alle 14 e in replica il giovedì alle 12
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