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“Magna Roma”, dove nascono i mini market della Capitale. Un’intervista de L’Ottavo Giorno

“Magna Roma”, dove nascono i mini market della Capitale. Un’intervista de L’Ottavo Giorno

di Valentino De Luca

Tempo d’estate e di prova costume, per molti significa aumentare il consumo di frutta e verdura. Ma dove andare a comprarla?
Con nuovi di stili di vita che oramai si sono imposti nella società moderna fatti di masse precarizzate che escono sempre più tardi da lavoro, il tempo dedicato all’acquisto di cibo si riduce all’ultima parte della giornata, rivolgendosi o alla GDO (i super ed iper mercati) oppure al minimarket vicino casa aperto quasi fino a notte tarda.

A questo proposito, mentre i mercati rionali non se la passano così bene non riuscendo a sopportare questi mutamenti sociali e non venendo aiutato dalle istituzioni ad evolvere ed adeguarsi ai tempi, i mini market e le frutterie aumentano la richiesta di nuove licenze per aprire ulteriori punti vendita.

I giornalisti Maurizio Franco e Maria Panariello, all’interno del report della onlus Terra dal titolo evocativo “Magna Roma”, hanno curato un focus proprio sulle rivendite al dettaglio caratterizzate, nella Capitale, nella divisione tra la comunità bengalese che gestisce i mini market e quella egiziana che si occupa dei punti vendita di frutta e verdura.

Spese, logiche di acquisto, esposizione e qualità della merce, orari e condizioni di lavoro del personale: il lavoro dal titolo “Il (povero) diavolo nascosto nel dettaglio” ha il merito di rispondere in maniera esaustiva alle domande che spesso il consumatore si pone in maniera distratta tra un impegno e l’altro, mentre di fretta entra in questi negozi di vicinato ed acquista al volo la cena o prodotti che mancano a casa.

L’Ottavo Giorno ospita ai propri microfoni il giornalista Maurizio Franco che assieme alla collega Panariello ha curato questo approfondimento.

Pubblicato il: 16/05/2018 da Valentino De Luca