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Lee Ranaldo: “Songs & Stories”, Unplugged in Monti, Chiesa Valdese, Roma, 11/02/19, Live report

Lee Ranaldo: “Songs & Stories”, Unplugged in Monti, Chiesa Valdese, Roma, 11/02/19, Live report

Quarant’anni di carriera passati per Lee Ranaldo, storico chitarrista dei Sonic Youth che , dopo lo scioglimento della band ha intrapreso il cammino solista in cui emerge il suo grande talento da songwriter. “Dopo tanti anni passati tra chitarre distorte e sature per me è una rivoluzione esibirmi con la chitarra acustica”, ha dichiarato. “Ho dovuto ripensare il mio modo di stare sul palco e di interagire con il pubblico.” Le serate del suo tour dell’ultimo disco “Electric trim” sono più un incontro tra amici che un concerto. È proprio quello che è accaduto lunedì sera nella splendida cornice della Chiesa Evangelica di Roma: “Song & Stories”, un incontro intimo e informale in cui il grande chitarrista dai capelli grigi ci ha presentato il suo ultimo lavoro in studio e ci ha raccontato la sua giovinezza a New York.

Il concerto inizia con un filmato dedicato a Glenn Branca, chitarrista e compositore di avanguardia, a cui era legato nella lontana New York degli anni 80, passando al tour europeo del ‘ 91 con i Sonic Youth, fino alle sue ultime sperimentazioni. Poi arriva lui con la sua chitarra elettrica e ci riporta di nuovo proprio in quella New York, alle sue origini noise e sperimentali, a quella No Wave che ha accarezzato i sogni di più di una generazione. Inizia a suonarla con l’archetto, la fa ruotare per terra e le corde risuonano sfiorate da piccoli campanelli.

“Dopo tanti anni passati tra chitarre distorte e sature per me è una rivoluzione esibirmi con la chitarra acustica. Ho dovuto ripensare il mio modo di stare sul palco e di interagire con il pubblico.”

Questi momenti oscuri ma di grande fascino si alternano alle canzoni semplici e robuste del suo ultimo album “Electric trim” eseguite con la chitarra acustica. Ad un lato del palco si notano ben cinque chitarre acustiche posizionate sulla rastrelliera, ognuna con un’accordatura differente, ne cambierà una per ogni canzone, supportato da un tecnico pronto ad accordarle continuamente. Infine, Lee si concede in una lunga chiacchierata con il pubblico appassionato.

Per un attimo abbiamo toccato con mano la storia di una delle band più originali e influenti degli anni 80 grazie ad un grande musicista che non ha mai smesso di mettersi in gioco, contento di esibirsi anche davanti a poche persone, senza grandi pretese. Anche questa volta la rassegna Unplugged in Monti ci ha fatto un gran bel regalo.

Sanja Babic

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Pubblicato il: 13/02/2019 da Sanja Babic