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TALKIN'LOUD CON ALESSIO RAMACCIONI e FEDERICA PIETRA

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TALKIN'LOUD CON ALESSIO RAMACCIONI e FEDERICA PIETRA

Da dove riparte la resistenza in Brasile

Da dove riparte la resistenza in Brasile

Originale in portoghese su Tamarana.org

La scalata di incompetenza, autoritarismo e violenza del presidente del Brasile Jair Bolsonaro, a cui assistono increduli milioni di brasiliani, forse è arrivata a un punto di svolta. Le manifestazioni dell’ultimo fine settimana fanno sperare nell’organizzazione di un’agenda comune di differenti opposizioni, che dia la spinta necessaria a un processo di impeachment.

02/06/2020 – di Thais Palermo Buti

Ieri mattina su Radio Onda Rossa é andato in onda un intervento registrato sabato (30) in cui affermavo che, per il momento, non vedevo spazio per l’organizzazione di movimenti di resistenza in Brasile, sia per la difficoltà a realizzare manifestazioni durante le misure di isolamento sociale poste in essere per affrontare la pandemia di Coronarivus, sia per la natura stessa della crisi in corso, che è una crisi nata dalle viscere di un governo caratterizzato meno da una maggioranza compatta che da un’opposizione esangue.

Tre giorni dopo il rilascio di quella intervista, corro ai ripari: l’ultimo fine settimana è stato caratterizzato da una profusione di manifestazioni per la democrazia e contro il governo Bolsonaro, dopo gli ennesimi attacchi fatti alle istituzioni democratiche, Parlamento e Suprema Corte in primis.

I movimenti, come sottolinea il giornale Folha de São Paulo, ricreano in un certo senso il clima vissuto nel 1984, con l’affermazione del movimento “Diretas Já”, per la fine della dittatura e il ritorno alla democrazia.

Ora come allora, avversari politici e ideologici si uniscono contro un nemico comune. Ma la differenza, come ricorda la sociologa Maria Victoria Benevides, è che nel 1984 “si viveva una situazione di chi esce da una dittatura, mentre adesso abbiamo paura di entrarci”.

Il Movimento Estamos Juntos, che da quando è stato lanciato sabato 30 maggio ha raccolto circa 250 mila firme, è la iniziativa online più riuscita finora. Il testo, che non fa il nome del presidente ma chiede il rispetto della Costituzione e della separazione dei poteri, cita il Diretas Já, affermando che è il momento di accantonare vecchie dispute in cerca del bene comune. La lista dei firmatari è variopinta, da bolsonaristi pentiti a socialisti, e raccoglie le diverse sfumature della crescente opposizione a Bolsonaro.

Manifesto del movimento “Estamos Juntos”

I leader del movimento, tuttavia, vedono la necessità di espandere ulteriormente la sua portata, e un live è in programma per i prossimi giorni, nel tentativo di attrarre supporto e visibilità.

Come reazione ai reiterati attacchi alle istituzioni democratiche e alla stampa commessi dal presidente, circa 700 giuristi hanno acquistato lo spazio di una pagina intera dei giornali Folha de São Paulo e Estadão per divulgare, domenica 31 maggio, un manifesto contro Bolsonaro. Intitolato “Basta!”, nel documento si legge che “il Brasile, le sue istituzioni, il suo popolo non possono continuare ad essere aggrediti da qualcuno che, democraticamente consacrato alla carica di Presidente della Repubblica, esercita il nobile mandato che gli è stato conferito per distruggere le basi del nostro sistema democratico, tentando, allo stesso tempo, contro i poteri legislativo e giudiziario, contro lo stato di diritto, contro la salute dei brasiliani, agendo spudoratamente, alla luce del giorno, incapace di dimostrare alcun spirito civico o di compassione per la sofferenza di tanti”. Pubblicato sul sito Change.org, il manifesto ha superato le 30 mila firme in pochi giorni.

Più moderna e incredibilmente efficace, la campagna #Somos70porcento (siamo il 70 percento) lanciata dall’economista Eduardo Moreira, ha preso d’assalto le reti sociali nel fine settimana. L’hashtag è salito al primo posto in Brasile immediatamente dopo il suo lancio.

L’idea prende le mosse dal sondaggio pubblicato dall’istituto Datafolha lo scorso 26 maggio, sulla popolarità del presidente, che conferma un circa 30% della popolazione ancora fedele a Bolsonaro. Moreira ha detto di essere rimasto colpito dal fatto che le persone fossero scoraggiate e si lamentassero di un appoggio ancora così alto, e si è reso conto che il 30% si comportava con fermezza e aggressività, come se fosse la maggioranza, mentre invece è il 70% dei brasiliani a volere un paese democratico. Così, ha puntato a trasformare una probabilità statistica in un marchio.

Moreira, che nella presentazione della campagna ha usato l’espressione “Stiamo arrivando”, allude alla impennata dell’indice di rifiuto al governo Bolsonaro, che sembra marcare una tendenza, per cui il #Somos70porcento potrebbe raggiungere presto l’80%.

Fonte: sondaggio dell’istituto Datafolha, del 25 e 26 maggio 2020

Sfidando i rischi del contagio e la carica della polizia, domenica 31 i settori antifascisti delle tifoserie di quattro grandi squadre di calcio di San Paolo si sono unite per organizzare una manifestazione di ripudio a Bolsonaro e a favore della democrazia.

La protesta è stata convocata dai collettivi antifascisti della Gaviões da Fiel, la più grande tifoseria del Corinthians (squadra di tradizione antifascista, di Sócrates e la sua Democrazia Corintiana), per controbattere l’ennesima manifestazione di sostegno al presidente Bolsonaro e all’intervento militare nel paese, che come ogni domenica si svolgeva nel centro di San Paolo. L’atto è trascorso pacificamente finché è stato represso dalla Polizia Militare con gas lacrimogeni, a seguito dei tumulti causati dai manifestanti bolsonaristi, come ha confermato il colonello Camilo Batista – che dopo ha cambiato versione dei fatti. La manifestazione pro-Bolsonaro è proseguita con la protezione della polizia.

L’organizzazione stima una presenza tra le duemila e le quattromila persone. Per Chico Malfitani, uno dei fondatori della Gaviões, l’obiettivo da ora in poi è “fare da grilletto, accendere il fiammifero, perché i partiti di opposizione e i movimenti popolari non si manifestano. Capiamo che c’è una pandemia, ma arriva un momento in cui dobbiamo dimostrare che il popolo vuole la democrazia. Siamo il 70%. Non è possibile che il 30% imponga la volontà della dittatura militare. Gaviões è stata fondata nella dittatura, sappiamo di cosa si tratta”, ha aggiunto.

Secondo l’Associazione Nazionale delle Tifoserie Organizzate (Anatorg), sono state registrate proteste in 14 stati del Brasile. Tifoserie e collettivi di tifosi intendono organizzare nuovi atti a favore della democrazia e contro il presidente Jair Bolsonaro, e sostengono che sebbene la mobilitazione non abbia un leader, è stata caratterizzata per riunire gruppi che hanno un’agenda simile nello spettro politico, di antifascismo, difesa della democrazia e critiche al governo federale.

Tifoserie unite contro il fascismo. Immagine: Jornalistas Livres

Le iniziative sovrapartitiche emerse nei giorni scorsi per difendere la democrazia e reagire al presidente Jair Bolsonaro hanno visto un’impennata nel numero di adesioni nelle ultime 24 ore, e altre organizzazioni si sono unite in difesa dei pilastri costituzionali. La sezione di San Paolo dell’Ordine degli Avvocati brasiliano ha lanciato un appello pubblico, chiedendo alla società di dire “un veemente no alle minacce di infrangere l’ordine democratico”.

Principale simbolo dell’opposizione, l’ex presidente Lula, del Partido dos Trabalhadores (centro-sinistra), ha espresso contrarietà all’adesione ai manifesti, difendendo la creazione di un proprio documento che rispecchi chiaramente la posizione del partito. Lula, infastidito dalla presenza di firmatari che avevanoappoggiato il processo di impeachment a Dilma Rousseff nel 2016, aprendo la strada alla elezione di Bolsonaro, ha chiesto cautela nella decisione sull’adesione ai documenti, per evitare di rafforzare iniziative elitarie che abbiano come obiettivo annullare il ruolo del Partito dei Lavoratori.

Un altro elemento che potrebbe destabilizzare Bolsonaro, se si conferma, è la crescita dei collettivi che si rifanno al movimento Antifa, che nonostante l’impossibilità di essere inserirti in una categoria specifica, hanno in comune l’orizzontalità e il fatto di essere germinati al di fuori delle strutture politiche tradizionali.

Le manifestazioni organizzate dalle tifoserie a San Paolo e altri capoluoghi del Brasile domenica scorsa sono un esempio della potenza delle manifestazioni popolari, e hanno causato la immediata reazione di Bolsonaro, che ha condiviso sul suo conto Twitter il messaggio del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, secondo cui il paese classificherà i gruppi antifascisti come “organizzazione terroristica”.

In pochi giorni, sembra che i più diversi fronti di reazione si siano svegliati in Brasile. E nel paese del calcio, la resistenza potrebbe partire proprio dalla forza popolare delle tifoserie.

Fonti:

Imagem torcedores: Jornalistas Livres https://jornalistaslivres.org

Manifestos pró-democracia buscam clima de Diretas Já após ataques de Bolsonaro

https://folhape.com.br/politica/politica/bolsonaro/2020/06/01/NWS,142473,7,1267,POLITICA,2193-MANIFESTOS-PRO-DEMOCRACIA-BUSCAM-CLIMA-DIRETAS-APOS-ATAQUES-BOLSONARO.aspx

Rejeição a Bolsonaro bate recorde, mas base se mantém, diz Datafolha

https://www1.folha.uol.com.br/poder/2020/05/rejeicao-a-bolsonaro-bate-recorde-mas-base-se-mantem-diz-datafolha.shtml

Com novas adesões, manifestos pró-democracia puxam ‘onda’ e veem espaço para crescer

https://www1.folha.uol.com.br/poder/2020/06/com-novas-adesoes-manifestos-pro-democracia-puxam-onda-e-veem-espaco-para-crescer.shtml

Em manifesto, 600 juristas dizem ‘Basta!’ a ataques de Bolsonaro

https://www.redebrasilatual.com.br/politica/2020/05/em-manifesto-600-juristas-dizem-basta-a-ataques-de-bolsonaro/

Campanha #Somos70porcento ganha redes, e ‘Fora Bolsonaro’ ganha impulso no fim de semana

https://www.redebrasilatual.com.br/cidadania/2020/05/somos70porcento-xuxa-manifesto-fora-bolsonaro/

Ato organizado pela Gaviões da Fiel une torcedores de todos os times contra fascismo de Bolsonaro

https://www.redebrasilatual.com.br/cidadania/2020/05/ato-organizado-pela-gavioes-da-fiel-une-torcedores-de-todos-os-times-contra-fascismo-de-bolsonaro/

Torcidas organizadas planejam novos atos contra Bolsonaro

https://www.terra.com.br/noticias/brasil/politica/torcidas-organizadas-planejam-novos-atos-contra-bolsonaro,90c8caaec7f2a88ef7fc2d79139c3192wru2idmv.html

Ato de torcedores a favor da democracia acaba em confronto na Paulista

https://esportes.yahoo.com/noticias/ato-torcedores-favor-da-democracia-234300307.html

“Riscar o 1º fósforo”: como as organizadas saíram em defesa da democracia

https://www.uol.com.br/esporte/futebol/ultimas-noticias/2020/06/01/riscar-o-1-fosforo-como-as-organizadas-sairam-em-defesa-da-democracia.htm

Police disperse anti-Bolsonaro protesters in Brazil

https://www.washingtonpost.com/world/the_americas/police-disperse-anti-bolsonaro-protesters-in-brazil/2020/05/31/2ad90302-a376-11ea-898e-b21b9a83f792_story.html

Bolsonaro retuíta Trump: “EUA tratarão Antifa como grupo terrorista”

https://www.metropoles.com/brasil/politica-brasil/bolsonaro-retuita-trump-eua-tratarao-antifa-como-grupo-terrorista

Pubblicato il: 03/06/2020 da Thais Palermo