Intervista a GREG: l’urgenza di una politica culturale | RadioAttivo 30-03-2021
A SWINGIN’ AFFAIRE: questo è il titolo del nuovo album di GREG & the FATBONES diretti da Max Pirone, produzione di Francesco Comunale per Highlights.
L’intervista con Claudio “Greg” Gregori è filata via liscia, dolce e pacata come il suo Swing.
Ma Greg non ha evitato di dire la sua sulla condizione della Cultura e della Musica oggi in Italia: “il settore dell’Arte (tutta) è stato trascurato dalla politica“, con riferimento anche al Teatro, parte della “cultura genetica dell’Italia”.
“Noi ci vantiamo tanto di essere la culla dell’arte, della cultura però questo succedeva in passato, (oggi invece) non le si dà peso, la si considera una cosa di seconda mano“.
Aggiungendo però che “mi è sembrata buona questa cosa che hanno distinto il ministero della Cultura e dello Spettacolo da (quello) del Turismo..”.
La Scuola NON insegna e certo per Greg neppure il recente Sanremo può colmare questo gap: “Non lo vedo mai perché comunque nella remota possibilità che ci possa essere una canzone che mi piaccia, credo che la sentirei nei giorni a seguire“.
Ci ha parlato anche della sua arte, delle sue passioni, della carriera, puntualizzando che la Musica viene prima di tutto e che la sua passione per il rock ‘n roll è l’unica a fargli provare emozioni come forse solo la scrittura, mentre “recitare al Cinema non è bello.. perché è una cosa tutta fatta a tozzi e bocconi.. cioè come se tu invece di cantare una canzone per intero, cantassi prima la seconda parte del ritornello, poi canti il finale, poi canti un pezzo dell’inizio“,
30′ abbondanti con un personaggio eclettico e sorprendente in tutte le sue espressioni: un’intervista da ascoltare con gusto
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