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Non Una Di Meno: il 25 novembre in piazza anche per Giulia Cecchettin

Non Una Di Meno: il 25 novembre in piazza anche per Giulia Cecchettin

Il caso del femminicidio di Giulia Cecchettin, la studentessa di Vigonovo (VE) uccisa a coltellate dall’ex fidanzato Filippo Turetta sabato 11 novembre, e il cui corpo è stato trovato nella mattinata del 18 novembre dai vigili del fuoco nella zona di Barcis, in provincia di Pordenone, sta facendo discutere molto in questi ultimi giorni.

Dolore, moltissimo, traspare dalle parole pronunciate nella mattinata di oggi dal padre di Giulia:

«Non provo rabbia, non provo nulla. Io penso alla mia Giulia che per me ormai non c’è più».

Omicidio volontario aggravato dall’uso di un “mezzo insidioso” e sequestro di persona: queste le nuove ipotesi di reato avanzate dalla procura di Venezia nei confronti di Filippo Turetta, attualmente in stato di fermo in Germania. Ma gli inquirenti stanno valutando anche la premeditazione sulla scorta dei sacchi neri, del coltello e dello scotch rinvenuti. L’aggravante potrebbe portare all’ergastolo per il 22enne rintracciato domenica dopo una fuga di una settimana a bordo della sua Fiat Grande Punto.

Dal 2016 il movimento femminista e transfemminista Non Una Di Meno si batte contro ogni forma di violenza di genere, contro tutte le facce che assume il patriarcato nella società in cui viviamo.

Riporto il comunicato di Non Una Di Meno apparso un’ora fa sui suoi canali social:

Quando si sono perse le tracce di Giulia Cecchettin lo sapevamo tuttə cosa era successo. Lo sappiamo ogni volta che torniamo a casa a passo svelto, raso al muro, ogni volta che stringiamo le chiavi di casa come un’arma, ogni volta che mandiamo la posizione a un’amica a un appuntamento, ogni volta che pesiamo le parole per lasciarlo o per rifiutarlo. Lo sappiamo ogni volta che un giornale dipinge il ritratto del “bravo ragazzo, forse un pò geloso”. Lo sappiamo a ogni molestia verbale, a ogni intimidazione.

Lo sappiamo perché i femminicidi e i transicidi dall’inizio dell’anno sono stati più di 100.

Oggi, 20 novembre, è il Trans* Day of Remembrance (TDoR), una giornata di commemorazione delle persone trans* scomparse a causa di atti di transfobia. Ancora una volta gridiamo che la matrice della violenza che ha ucciso Giulia Cecchettin e le persone trans* che oggi ricordiamo, è la stessa: patriarcale.

Ci stringiamo nella nostra rabbia. Mentre il governo parla di testa sulle spalle, di condotta morale e inasprimento delle punizioni, noi VOGLIAMO UNA PRESA DI COSCIENZA TRANSFEMMINISTA, educazione sessuo-affettiva nelle scuole, rafforzamento dei centri anti-violenza e dei consultori.

Il 25 NOVEMBRE scendiamo in piazza anche per Giulia Cecchettin e per tutte le donne, le persone trans* e non binarie e le libere soggettività schiacciate dalla violenza patriarcale.

Invaderemo le STRADE DI ROMA E MESSINA, nei prossimi giorni pubblicheremo info sui percorsi, l’accessibilità e le pratiche dei cortei.

TORNIAMO MAREA, E SE NON SARÀ PER AMORE SARÀ PER RABBIA.

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Pubblicato il: 20/11/2023 da Skatèna