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Festival Rocciamorgia, Shahida e Mesudì a Valori in Corso del 7.7.23

Festival Rocciamorgia, Shahida e Mesudì a Valori in Corso del 7.7.23

Nella puntata di venerdì 7 luglio in diretta dalle 12 con Ludovica Valori ospiti Antonio Seibusi con l’edizione 2023 del festival Rocciamorgia e Simone Pulvano dei Mesudì che presenta l’album collettivo Shahida realizzato dal Centro Astalli.

molisedimezzo

Antonio Seibusi dell’associazione Il Molise di Mezzo  presenterà l’edizione 2023 del festival Rocciamorgia. Dal 29 luglio al 6 agosto 2023 iniziative e attività culturali: musica, momenti teatrali, passeggiate ambientali, incontri letterari, poesia, street art, convegni sulle aree interne, promozione enogastronomica nei più bei paesi del Molise, Agnone (Isernia), Trivento (Campobasso), Frosolone (Isernia), Sant’Angelo Limosano (Campobasso), Montemitro (Campobasso), Pietracupa (Campobasso) e in Abruzzo a Castiglione Messer Marino (Chieti).

shahida

Simone Pulvano dei Mesudì presenta il triplo album collettivo Shahida – tracce di libertà (Appaloosa Records, 2023).

Il 20 giugno, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, è uscito il triplo album realizzato dal Centro Astalli in collaborazione con Appaloosa Records (distribuzione esclusiva I.R.D.). Shahida è l’incontro tra artisti di diverse provenienze e generi per dar vita a un viaggio musicale in cui i confini vengono superati dalla bellezza delle parole, delle note.

Il titolo scelto per questo nuovo progetto musicale, è un nome di donna. In arabo vuol dire testimone. È anche il nome della giocatrice della nazionale di hockey del Pakistan morta nel naufragio al largo di Steccato di Cutro dove hanno perso la vita 94 persone di cui 35 bambini.

Shahida è il simbolo di tutte le donne che in questo momento si battono per la libertà, rischiando la vita in una piazza che protesta, pronunciando pubblicamente parole censurate, chiedendo uguaglianza e dignità e di tutte le donne migranti, rifugiate, che camminano lasciando tracce di libertà nel mondo.

Shahida è un viaggio musicale intrapreso da cantanti, musicisti, attori, scrittori: complessivamente sono stati oltre 100 gli artisti che hanno preso parte al progetto, portando parole e melodie che raccontano storie, percorsi e volti da ogni parte del mondo. Ne ricordiamo qui solo alcuni, che rendono bene l’idea della varietà degli orizzonti musicali toccati.

Antonella Ruggiero che propone la sua versione di Povera patria (O zemle maty), il celebre brano di Franco Battiato incisa con l’ucraino Oleksandr Iarmola; Saba Anglana, da sempre vicina all’attività del Centro Astalli, che con Lorenzo Monguzzi presenta Nada más que suerte o, ancora, il rapper Amir Issaa con il suo Guerra tra poveri, remix di un brano del 2022.

Il triplo CD contiene, inoltre, brani e poesie recitati, interpretati da Alessandro Bergonzoni, Anna Foglietta, Flavio Insinna, David Riondino e Ana Varela Tafur. I proventi derivanti dalla vendita dell’album sosterranno i progetti in favore delle donne richiedenti asilo e rifugiate accolte al Centro Astalli, non di rado vittime di violenza, abusi e tortura, che cercano di costruirsi una nuova vita in Italia.

Con Simone Pulvano parleremo anche di Nodi, il nuovissimo album di prossima uscita dei Mesudì, da sempre amici di Radio Città Aperta.

nodi

‘In un gioco di equilibri, con l’incanto degli enigmi’ è la frase che meglio descrive l’anima artistica di Mesudì, un ensemble che si muove tra la musica di tradizione orale e il folk urbano, tra la voce e il tamburo, tra il romanesco e il dialetto calabrese.
L’universo musicale del gruppo si basa sull’equilibrio, sottile e raffinato, di voci e percussioni pensati come unici strumenti creativi e vissuti nelle loro mutevoli possibilità estetiche. Le trame armoniche e ritmiche che vengono elaborate dialogano con il Mediterraneo, con le sue sponde e i suoi mari, ma risentono anche del mondo urbano e metropolitano in cui il gruppo affonda parte delle proprie radici.
Nasce così un linguaggio complesso e variegato in cui i suoni del mondo arabo incontrano canti e proverbi della tradizione popolare calabrese, il romanesco si mescola alla polifonia classica, il rap ripercorre la tradizione di racconto e di protesta degli antichi cantastorie.
In questa dimensione multiforme nasce lo stesso nome del gruppo, Mesudì, il vento di mezzogiorno, il vento del Sud, che sfiora, sposta e trasporta, raccoglie e racconta. E il racconto è al centro del lavoro del gruppo che nei suoi brani propone storie di vita, vissuta o immaginata, in cui i rapporti e le
relazioni tra gli individui si definiscono come nodi, legami che stringono,
intrappolano o fanno innamorare.

Nodi è il titolo che il gruppo ha voluto dare al nuovo album che uscirà il prossimo 29 settembre per Moonlight Records. Al centro, il tema delle relazioni: l’amore, l’amicizia, la famiglia, tra gioia, rassegnazione e speranza. Un nodo stretto bene può salvare la vita o soffocare, può sorreggere o incatenare. Possono essere semplici o complicati i nodi, lenti o indissolubili, così come le relazioni che ogni giorno ci legano gli uni agli altri.

VALORI IN CORSO con Ludovica Valori
Ogni venerdì dalle 12 alle 14 e in replica il giovedì alle 12
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Pubblicato il: 05/07/2023 da Ludovica Valori